Il Circolo Reggio Sud rende nota una dichiarazione riguardo la propria posizione sull’autonomia differenziata per la Calabria e per tutta l’Italia.
Il circolo ReggioSud ribadisce ancora una volta il proprio no all’autonomia differenziata. Con l’avvicinarsi del Referendum di abrogazione è bene tenere alta l’attenzione e soprattutto spiegare i danni che questa norma causerà. L’autonomia differenziata così come è concepita non può funzionare, perché anziché essere riferita a questioni oggettive e misurabili che guardino le specificità delle varie regioni è un provvedimento impari e centrato solo sulla volontà di garantire il benessere economico del Settentrione a discapito della già fragile capacità di crescita del Meridione. È un provvedimento che genera un regionalismo spinto e asimmetrico, a geometria variabile, che avvantaggia le Regioni più ricche a danno di quelle più in difficoltà.
Il circolo politico – culturale Reggio Sud ancora una volta promuove un’iniziativa per accendere i riflettori sulla contrarietà alla ormai LEGGE 26 giugno 2024, n. 86 recante “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione” promossa dal ministro Calderoli.
Dopo il successo della prima partecipata uscita pubblica del circolo con l’Assemblea, tenutasi lo scorso 2 marzo al Cineteatro Metropolitano, e dopo essersi impegnato nella raccolta firma per il referendum per l’abrogazione del provvedimento, rinnova il proprio dibattito sull’argomento con un nuovo appuntamento che si terrà presso la sede del circolo stesso mercoledì 23 ottobre alle ore 17,30, presso la sede. L’ incontro si articolerà con una breve introduzione a cura di Grazia Milardi e un intervento del dott. Rubens Curia, esperto del settore della sanità, che ci aiuterà a capire di più sui motivi che stanno alla base della contrarietà, declinando tutte le ragioni per cui questo provvedimento è nocivo non solo per la Calabria e le regioni meridionali, ma per tutta la nostra nazione. L’impegno del circolo, da qui a primavera, è quello di convincere più persone possibili a recarsi alle urne per il referendum abrogativo. Il dibattito è aperto agli organi di stampa e alla cittadinanza tutta che è invitata a partecipare e ad intervenire per fornire nuovi e utili spunti di riflessione .