Sono accaduti due fatti devastanti per la Calabria e la sua tenuta come entità Etnica, mentre la gente vaga, ubriacata dagli ultimi fuochi d’artificio e feste vinicole, la legge sull’autonomia differenziata avanza.
Di Santo Gioffrè
Ieri è uscita una violenta nota della CEI, per bocca di Monsignore Savino contro l’Autonomia Differenziata che viene considerata come “la morte per le Regioni Meridionali…”
A queste decise dichiarazioni rispondono in due: i ladri di manoscritti e i maestri di porcellum.
Zaia, che vuole un pò tutto quindi, dalla moglie prena e il marito ubriaco al miracolato di Sant’Antonio di Padova, Santo arruolato, da sempre, dai Controrivoluzionari.
E che dire dell’inventore di porcellum? La legge è stata fatta recependo tutte le osservazioni del Governatore Roberto Occhiuto e ora, si dice che il suddetto porcellum porterà alla morte del Sud?
Mettetevi d’accordo… Già, mettetevi d’accordo!
Allora se è così forse, il potente Governatore delle Calabrie Citra, Ultra I e II, deve spiegarci se sa cosa comporterà per la Calabria tra le altre bestialità, aver dato via libera a Calderoli d’inserire funzioni non Lep che fanno parte di “materie Lep” (ad esempio contrattazione integrativa e retribuzione nel campo della scuola e sanità) dentro la Legge sull’Autonomia Differenziata, per il futuro delle miserie della Calabria. Forse è sfuggita la cosa. Non solo non avremo, più la sanità pubblica, ma si tornerà ai maestri di strada alla Zanotti Bianchi per trovare qualcuno che sappia scrivere qualche sms, come facevano i preti ai tempi degli immigrati italiani in Brasile subito dopo l’Unità d’Italia: cornuti, derubati e bastonati!