La casa farmaceutica AstraZeneca ha chiesto alla “Food and drug administration Usa”, l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, di approvare quello che potrebbe rivelarsi il primo trattamento a base di anticorpi per prevenire il Covid sintomatico in persone immunocompromesse o che non possono fare il vaccino per motivi di salute.
La terapia, in sigla AZD7442, sarebbe la prima combinazione anticorpale ad azione prolungata, diretta a fasce specifiche di popolazione, offrendo un’alternativa all’immunizzazione per coloro che non rispondono adeguatamente ai vaccini.
La somministrazione di una dose di richiamo del vaccino Comirnaty (Pfizer) fa parte della “applicazione delle strategie vaccinali nei paesi Ue”, che “resta responsabilità delle autorità nazionali”. Lo ha precisato il responsabile della strategia vaccinale dell’Agenzia europea del farmaco Marco Cavaleri.
Per adesso, l’unica certezza, è il richiamo dopo sei mesi dalla seconda dose per la popolazione dai 18 ai 55 anni. L’Ema ha, inoltre, autorizzato la terza dose di vaccino Covid di Moderna per individui immunocompromessi di età pari o superiore a 12 anni.