La Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro aveva accusato il manager lametino d’associazione mafiosa e d’aver tentato di fare gambizzare il fratello dalla cosca Iannazzo-Giampà: per questo aveva chiesto per lui la condanna a 7 anni di reclusione
Un incubo giudiziario dal quale è riuscito a uscire alla grande: l’imprenditore Francesco Perri, noto soprattutto in quanto titolare del Centro commerciale “dei Due mari” a Lamezia Terme, è stato prosciolto «per non aver commesso il fatto» dalle accuse d’associazione mafiosa e tentate lesioni volontarie, per le quali l’accusa aveva chiesto la sua condanna a 7 anni di carcere.
Secondo la Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro guidata dal procuratore distrettuale Nicola Gratteri, Perri sarebbe stato colluso con la cosca lametina Iannazzo-Giampà. Le lesioni volontarie erano state contestate all’imprenditore perché, stando alla Dda catanzarese, avrebbe chiesto alla cosca di gambizzare il fratello, col quale aveva un rapporto contrastato. Solo nel febbraio scorso, erano stati sequestrati beni di Francesco Perri per un controvalore da 800 milioni di euro.