Comunicato dell’ASD Città di Siderno in merito ai gravi fatti avvenuti durante l’incontro col Palmi
“Oggi non troviamo le parole per commentare i novanta minuti giocati a Palmi e ci soffermeremo a raccontare quello che è successo ad una squadra che al novantesimo vinceva meritatamente per due a zero contro la prima in classifica. Il risultato del primo tempo si chiudeva con il risultato di uno a zero per la ASD Città di Siderno, che avrebbe potuto fare altri gol.
Al ritorno dagli spogliatoi l’arbitro tardava a rientrare in campo. Pare fosse stato trattenuto negli spogliatoi dai dirigenti locali per oltre dieci minuti per motivazioni a noi sconosciute.
Sta di fatto che la gestione arbitrale nel secondo è parsa subito sbilanciata a favore dei padroni di casa. Nonostante questo, La ASD Città di Siderno aveva altre diverse occasioni e trovava il raddoppio con un’azione magistrale dei suoi attaccanti. In vantaggio di due reti durava fino al novantesimo, quando l’arbitro, nello stupore generale, compreso il suo osservatore, assegnava un rigore allo Sport Palmi che nessuno ha visto. Negli otto minuti di recupero i locali riuscivano a pareggiare all’ultimo assalto con un gol di testa del loro portiere.
In quel momento succede una cosa gravissima. Un componente della panchina dello Sport Palmi, invece di esultare per il pareggio, corre in campo e aggredisce con un pugno in volto un nostro calciatore. Il Parapiglia generale veniva sedato dal nostro staff tecnico e dai calciatori in campo e portava l’arbitro a fischiare il triplice fischio. Intanto erano arrivate le forze dell’ordine che hanno ristabilita la sicurezza in campo. Nulla contro i tifosi, cordiali e ospitali, o la dirigenza dello sport Palmi, ma il gravissimo gesto ai danni del nostro calciatore merita una punizione esemplare. Ci appelliamo al comitato di Gioia Tauro al fine di prestare maggiore attenzione nella gestione delle designazioni arbitrali, un incontro di vertice avrebbe meritato qualcosa di meglio.
Per noi la domenica è occasione di sport e fratellanza con altre realtà sportive e non vogliamo che si creino situazioni di scontro tra atleti e dirigenti. Facciamo tanti sacrifici per onorare questo campionato e pretendiamo considerazione e rispetto. Crediamo che l’attività sportiva sia un fondamentale veicolo di promozione sociale. Così facendo molte realtà minori perderanno stimoli ed entusiasmo e queste categorie, di conseguenza, spariranno.”