Le indagini, che hanno riguardato soggetti appartenenti ad una loggia massonica e responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro la Pubblica amministrazione.
Sono state eseguite 6 misure cautelari dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Cosenza e della Sezione operativa della Compagnia di Scalea, emesse dal Gip di Paola Maria Grazia Elia, su richiesta del procuratore Pierpaolo Bruni. Le misure cautelari sono state eseguite tra la Calabria e la Basilicata.
Le indagini hanno rivelato 6 individui, appartenenti ad una loggia massonica, possedenti varie associazioni per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro la Pubblica amministrazione, turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.
Secondo gli investigatori, definiscono l’accaduto un vero e proprio “cartello” che mirava ad eludere le norme sulla libera concorrenza e trasparenza degli appalti, al fine di ottenere illegittimamente l’aggiudicazione e dividerne gli importi tra tutti gli associati, compresi quelli non aggiudicatari dell’appalto, secondo percentuali predeterminate.