Angela Robusti è la compagna di Pippo Inzaghi, che quest’anno sorprendentemente è approdato sullo Stretto per allenare la Reggina. Angela è famosa non solo di riflesso, ma anche perché è una influencer molto seguita su Instagram. Quando è arrivata a Reggio ha avuto la tipica reazione di quelli che scoprono la nostra città per la prima volta: “Vedevo l’Etna innevato, Messina e Taormina dalla finestra. E magnolie secolari. Ma ho subito notato il contrasto tra questa bellezza estrema e la noncuranza, i marciapiedi sconnessi, buche da 30 centimetri, mozziconi, spazzatura, cartacce, plastica, l’inesistenza di rampe. Un museo a cielo aperto, poco comodo per chi come me gira con il figlio nel passeggino, per non dire per chi si muove in carrozzina”.
L’approccio di Angela è stato positivo e la reazione immediata, ha messo in moto la sua associazione e ha cominciato a girare la città contribuendo fattivamente alla risoluzione di piccole criticità, pubblicizzando i suoi interventi sui social. Manco a dirlo ciò, oltre a raccogliere il plauso dei cittadini in buona fede, ha scatenato i bassi istinti del riggitaneddhu medio: “Ma chista chi bboli” “Mi vai mi si scupa o so’ casa” “Cerca sulu pubblicità pi iddha e so’ maritu” …
Angela è andata avanti ignorando le critiche ed ha alzato il livello della sua azione pensando bene di coinvolgere le scuole puntando quindi sulle generazioni future, considerato il fallimento delle precedenti. Ha individuato come aree di intervento strategiche il Lungomare e il degradato Rione Marconi. A questo punto Angela Robusti è impattata in qualche reazione negativa: “La maggior parte dei docenti del Liceo Vinci si è ribellata, perfino 200 genitori si sono opposti… Allora ho coinvolto il Professionale Piria, e lì hanno aderito tutti. Mille studenti e più di una cinquantina di professori”. Sui social, ha spiegato: “Alcune cose sono state travisate. Alcune cose non sono state percepite nel modo giusto. Non faccio queste cose per doppi fini, la nostra famiglia porta sempre grande rispetto al luogo che ci ospita, il nostro è un approccio positivo”.
Il nostro auspicio è che Angela non demorda e trovi ulteriori stimoli per continuare in questa opera virtuosa, magari affiancandosi al movimento di cittadini che hanno già praticato fattivi interventi nelle scalinate di via Giudecca, nei muraglioni di via Possidonea ed in altre aree della città.
rev. Frank