Due amanti sfortunati in una storia intramontabile e sempre commovente. L’amore contrastato dalle rivalità familiari dei Montecchi e dei Capuleti ha reso immortale una struggente storia d’amore che ha trovato anche nell’arte della danza la sua felice espressione. Ieri sera nel Teatro Grandinetti di Lamezia Terme si è assistito alla prima delle tre repliche, esclusiva regionale di AMA Calabria, di “Giulietta e Romeo” con Carola Puddu, Paolo Barbonaglia e il Balletto di Roma. Saranno il Teatro Politeama di Catanzaro, questa sera, e il Teatro Nicola Antonio Manfroce di Palmi, sabato 16 dicembre, i luoghi della cultura ad accogliere il dramma concepito dalla fervida penna di William Shakespeare, al quale si ispira questo lavoro. Gli eventi si realizzano con i fondi messi a disposizione dall’Assessorato regionale alla Cultura.
In questo nuovo allestimento del dramma amoroso, il coreografo Fabrizio Monteverde ha voluto dare un tocco personale e significativo sin dall’inversione del titolo originale: “Giulietta e Romeo” e non più “Romeo e Giulietta”, evidente volontà di dare al personaggio femminile una maggiore forza all’interno della tragedia, che si sviluppa sulle note composte da Sergej Prokof’ev. “Giulietta e Romeo”, nella visione di Monteverde, assume una narrazione più attuale in una scenografia vessenziale, ma funzionale alla stessa storia. Come d’incanto parole e musica si trasformano in danza con la “complicità” di Carola Puddu, Paolo Barbonaglia e dell’intero Balletto di Roma, grazie a coreografie che esaltano, attraverso movimenti sinuosi e fluidi, la vitalità e l’espressività dei protagonisti, catturando gli stati d’animo nelle varie situazioni vissute. I corpi dei danzatori trovano nella musica di Prokof’ev la perfetta fonte d’ispirazione per esprimersi al meglio, sentendosi perfettamente a loro agio con il ritmo della partitura del musicista russo. Ogni brano è perfettamente descrittivo di ogni stato d’animo. Gli incontri amorosi tra i due amanti sono leggeri ed eleganti. Nella scena del balcone, Giulietta e Romeo, in un appassionante pas de deux, esprimono i loro sentimenti in modo estatico e casto. Sono uguali nell’amore, al contrario di ciò che le rispettive famiglie vorrebbero nel loro quotidiano; si sfiorano, si muovono con leggerezza e si lasciano andare a uno dei momenti più intensi dell’intero lavoro. La scena della camera da letto è piena d’amore e disperazione. Il quarto atto ha grande tristezza e lirismo.
Carola Puddu, nel ruolo di Giulietta, mette in risalto il suo essere donna forte, pronta ad opporsi con un senso di ribellione a decisioni che non le appartengono. Dotata di una tecnica elevata, è perfettamente calata nei panni del suo personaggio. Fin dalla sua apparizione sul palcoscenico, appare traboccante di vitalità, passionalità e, al tempo stesso, fragile nel momento del dolore per la morte del suo amato. Paolo Barbonaglia ha mostrato la sua forte presenza scenica. Romeo è un personaggio che gli consente di esaltare la sua costante crescente maturità artistica. Dispone di una predisposizione naturale a interpretare un ruolo complesso, tanto da risultare avvincente e tecnicamente sicuro in tutte le sue scene. Accanto alla loro performance non può essere dimenticata la perfetta esibizione di un corpo di ballo, composto da dieci ballerini, ognuno dei quali trae beneficio dalle coreografie di Fabrizio Monteverde, apparendo fondamentali nell’intero lavoro.
Ancora una volta “Giulietta e Romeo” riesce a emozionare e coinvolgere il pubblico che, in un Teatro Grandinetti di Lamezia Terme sold out, ha tributato un lungo applauso a una Compagnia che ha confermato di essere tra le più importanti del nostro Paese. “Giulietta e Romeo” sarà replicato questa sera al Teatro Politeama di Catanzaro e sabato 16 dicembre al Teatro Nicola Antonio Manfroce di Palmi.
I biglietti di “Giulietta e Romeo” potranno essere acquistati presso la biglietteria del Teatro Politeama e il Teatro Comunale di Catanzaro. Per lo spettacolo di Palmi ci si potrà rivolgere direttamente alla biglietteria del Teatro Nicola Antonio Manfroce.