La Fda americana, per la prima volta dopo vent’anni di silenzio sul tema, ha approvato un nuovo farmaco contro l’Alzheimer, l’Aducanumab (Aduhelm) che contrasta il processo degenerativo della malattia e non i suoi sintomi.
Ciò nonostante il parere contrario di numerosi esperti e dello stesso Comitato indipendente dell’Agenzia del farmaco americana, che però sta creando numerose aspettative da parte dei malati e delle loro famiglie.
Proprio questa settimana sulla Riviera si può leggere un’intervista ad Amalia Bruni realizzata da Rosalba Topini, la dottoressa racconta il suo lavoro e i risultati ottenuti per raggiungere una cura per l’Alzheimer.
I dettagli
Il farmaco prodotto dalla casa Biogen dovrebbe bloccare, con un’iniezione al mese nelle vene, il declino cognitivo provocato dalla malattia, purché non sia ad uno stadio avanzato e con capacità neurologiche e di memoria già notevolmente ridotte e riuscirebbe anche ad aiutare nella diagnosi precoce grazie ad alcuni biomarcatori.
L’azienda produttrice dovrà mettere a punto un nuovo studio clinico che provi la completezza dell’efficacia del farmaco, che nel frattempo sarà però commercializzato e durante la Fase 4, in cui si valuterà l’efficacia, si potrà anche revocare l’approvazione.