REGGIO CALABRIA – Questa mattina, alle prime luci dell’alba, i carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria, hanno dato esecuzione all’ordine di applicazione di misure cautelare emesso dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, diretta dal Procuratore Giovanni
Bombardieri, nei confronti di tre soggetti, reggini, per il reato di produzione, traffico e
detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope, in concorso.
In particolare, l’odierna operazione, giunge ad esito di un’attenta attività d’indagine
condotta, a partire da dicembre scorso dai Carabinieri della Stazione di Reggio Calabria
Modena, sotto il costante coordinamento della locale Procura della Repubblica.
Le attività investigative, nello specifico, sono state avviate a seguito di un esposto
anonimo diretto a segnalare la trasformazione, da parte di uno degli indagati di un
condominio di proprietà di ente pubblico, sito nel noto Rione Marconi, attraverso
barriere e videocamere di sorveglianza approntati al fine di gestire una piazza di spaccio
al riparo delle attenzioni delle Forze dell’Ordine.
Fondamentale si è rilevata a partire da questo evento, l’attività info – operativa avviata
nell’ immediatezza dai militari dell’Arma nonché la successiva attività d’indagine,
soprattutto tecnica di videosorveglianza che ha permesso di confermare la fondatezza
dell’ipotesi delittuosa.
L’esercizio di tale attività illecita è stata altresì avvalorata anche dai plurimi sequestri di
droga effettuati in danno degli acquirenti della sostanza, visti nell’atto di uscire dalla
palazzina oggetto d’indagine e controllati, nelle immediatezze, dagli operanti a cui gli
stessi riferivano di essersi riforniti presso uno stabile agevolmente individuabile con
quello oggetto delle indagini.
I successivi riscontri investigativi, inoltre, hanno permesso di appurare che i vari soggetti
interessati, prima di realizzare tali scambi, venivano colti nell’atto di bussare alla porta
d’ingresso dell’abitazione di pertinenza di uno degli indagati, già sottoposto agli arresti
domiciliari, ove gli acquirenti si trattenevano pochi minuti, per il tempo necessario al fine
di acquistare la droga.
Ulteriori conferme del ruolo assunto dagli indagati, in qualità di autori, in concorso tra
loro, del delitto di detenzione e di plurime cessioni di cocaina, sono emerse anche dagli
esiti delle perquisizioni, effettuate nel corso delle attività, a seguito delle quali è stata
rinvenuta nel complesso una rilevante somma in contanti, costituita da banconote di
piccolo taglio per un ammontare di circa 4.000 euro, sottoposti a sequestro in quanto
considerati provento di spaccio di sostanze stupefacenti. Rinvenute, inoltre, varie dosi di
“cocaina”, occultate negli incavi del vano scala appartenente alla palazzina del Rione.
Nell’ambito delle attività, sono stati in ultimo abbattuti e rimossi, su disposizione
dell’Autorità Giudiziaria ostacoli fissi da personale intervenuto dei Vigili del Fuoco, nella
fattispecie una parete in ferro posta tra due piani ed un’altra struttura dello stesso
materiale ubicata al piano terra, poiché realizzate abusivamente al fine di favorire
l’attività di spaccio.
Un’ operazione che si inquadra nell’attività di contrasto al traffico di sostanze
stupefacenti da parte dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, che si
pone tra gli obiettivi principali, nell’ampio disegno di contrasto di tale fenomeno
criminale dilagante e dei proventi illeciti che ne derivano, grazie ad una costante azione
di controllo del territorio.
Trattandosi di provvedimento in fase di indagini preliminari, restano salve le successive
determinazioni in fase processuale.