Il giorno di San Valentino celebra il sentimento dell’Amore in tutte le sue forme, ma tutte convergono nella sua principale caratteristica: donare e donarsi senza riserve. In quest’ottica l’AVIS, sezione di Locri, in collaborazione con il Liceo Classico “Ivo Oliveti”, facente parte del Polo Liceale “Zaleuco – Oliveti – Panetta – Zanotti”, guidato dalla Dirigente Carmela Rita Serafino, ha organizzato una raccolta del sangue, proprio nel giorno di San Valentino.
Per rendere concreta l’essenza più elevata dell’Amore e trasmettere “vita”, è stato organizzato nel giorno di San Valentino una donazione. Tanti i ragazzi coinvolti nell’iniziativa, risultato della sensibilizzazione avvenuta sabato 1 Febbraio, con il Presidente dell’AVIS Vito Aversa, ma anche dell’incentivazione da parte delle docenti: professoressa Maria Giovanna Cotroneo e Anna Maria Mittica. Donare il sangue è un gesto concreto di solidarietà. Significa letteralmente donare una parte di sé e della propria energia vitale a qualcuno che sta soffrendo, a qualcuno che ne ha un reale ed urgente bisogno. Significa preoccuparsi ed agire per il bene della comunità e per la salvaguardia della vita.
E’ anche un dovere civico, perché la disponibilità di sangue è, infatti, un patrimonio collettivo a cui ognuno di noi può attingere in caso di necessità e in ogni momento. Una riserva di sangue che soddisfi il fabbisogno della nostra comunità, è quindi una garanzia per la salute di tutti. La donazione del sangue è un gesto semplice, che, però, può rivelarsi indispensabile nella cura delle malattie oncologiche ed ematologiche, ma anche per interventi chirurgici e ortopedici o per i trapianti di organi. Le nuove generazioni, troppo spesso additate come disorientate o senza punti di riferimento valoriali, sono ancora capaci di “risposte” d’empatia verso l’altro. Un plauso al Polo Liceale, in testa la Dirigente, per aprire le porte a questi momenti, che fanno sì che i ragazzi si sentano protagonisti della società, orgogliosi del loro contributo verso le fragilità fisiche, di cui, ancora, tante persone soffrono. “Dio non può essere ovunque; ecco perchè ha creato i volontari e i donatori” (Fabrizio Caramagna)