Caro Enzo, carissimo professore Enzo D’Agostino, ciao! Io so che gli Angeli ti stanno sorreggendo mentre varchi l’ingresso del Paradiso!
Sei voluto andar via così …con la riservatezza che ha contraddistinto tutta la tua vita! Una vita bella, limpida, fulgida, ricca di insegnamenti per tutti quelli che hanno avuto la fortuna di incontrarti, anche solo di scambiare due parole..! E noi? I tantissimi amici che hai avuto? Chi come me ti ha conosciuto fin da ragazzino? Quando con i calzoni corti e il fazzolettone al collo si condivideva la “ strada” dello scoutismo cattolico ? Chi, come me, stava gomito a gomito in Parrocchia a chiacchierare, a fare programmi? Chi poteva chiederti lume e saggi suggerimenti per interpretare i tempi di questo periodo storico difficile?
Che faremo, caro Enzo?
Che farò carissimo amico, quando avrò bisogno di avere la tua saggia guida, le tue fraterne… paterne parole? A chi più mi rivolgerò?
Grande, per me, è lo strazio di non averti potuto salutare, abbracciare… ! Perché sei andato via senza voler disturbare.. in silenzio…!
Ho in mente l’ultima volta che venni a trovarti, e ogni parola che mi dicesti! Si parlava di Chiesa, di scrivere un libro su don Achille, e poi quando ti inviavo i miei pensieri, tu, puntuale, mi rispondevi illuminando i miei dubbi!
Grande e buono amico, carissimo professore, sei stato uno storico meticoloso che oltre a leggere gli avvenimenti e i segni dei tempi, riuscivi ad andare nell’anima degli uomini , della storia. Riuscivi a leggere la storia della nostra Diocesi con accenti inaspettati, scovando nei pastori e nei sacerdoti che si erano succeduti non solo le “ bolle” o i “ decreti” ma la loro anima, scovando e interpretando documenti inaccessibili!
Starei una vita intera per descrivere la tua intelligenza, il tuo sapere, la tua cultura, per poter dire a chi non ha avuto la fortuna di conoscerti quello che sei stato per Siderno e per il mondo cattolico calabrese! Ma tutti i tuoi libri, scritte, recensioni, parlano di te! Ma quello che è più facile è far capire, a chi mi legge ora, la tua bontà! Quella sola anima questa mia testimonianza e… mi commuove!
Ecco, caro Enzo, scusami… sarei dovuto venire a salutarti in ottobre, così mi dicevo ogni giorno! Non son riuscito a passare da casa tua per sedermi davanti a te e, come al solito, ascoltare la tua lettura della vita di Siderno, della politica, dell’ambiente, dei giovani, delle potenzialità di questo nostro territorio!
Non ci siamo visti! e sei andato via!
Ma nel profondo del mio cuore, tra le lacrime , ti vedo varcare le porte del Paradiso, Paradiso che Dio dà ai buoni! riposa in pace, caro e fraterno amico! Non ti dimenticherò mai!
Giuseppe Curciarello
Medico di Firenze e amico