C’era uno storico a Siderno, una persona che aveva studiato la storia della chiesa cattolica in lungo e in largo, uno dei massimi conoscitori Italiani delle vincente del clero. Oggi non è più tra noi Enzo D’Agostino, professore come lo chiamavo io, oppure scrittore o meglio ancora amico vero e sincero.
Conoscevo Enzo da piccolo, era il vicepreside della scuola media Gesumino Pedullà, dove io avevo fatto la scuola media nel corso speciale musicale. Lo ricordo, già da allora, come una persona estremamente seria, ma allo stesso tempo buona, non era mio professore diretto, ma ci accompagnò nelle gite a Roma e Firenze. Nello stesso periodo frequentavo anche gli scout, dove lui era tra i dirigenti, ed anche qui ci accompagnava nelle varie escursioni. Il ruolo più noto del professore era quello di Democristiano, più volte consigliere comunale e da sempre in prima linea. In questo ruolo, ho avuto modo di conoscerlo meglio, in una esperienza elettorale, negli anni Novanta, dove lui era con Marco Luly alla guida dei Popolari, ed io era tra le fila dei giovani di Rifondazione Comunista. Fu un’esperienza indimenticabile, che mi lego affettivamente sia all’avvocato Marco, sia la professore Enzo, che chiamavo amici, mentre loro mi apostrofavano “compagno”.
Enzo era una bella persona, una di quelle con cui avevi piacere a conversare per la sua bontà d’animo, simpatia e conoscenza.
Senza di Enzo la nostra Siderno sarà più povera!