È morto, all’età di 74 anni, il celebre linguista Luca Serianni, il “più autorevole storico della lingua italiana”, secondo il presidente dell’Accademia della Crusca. Era stato investito a Ostia, mentre attraversava sulle strisce pedonali. Da subito, le sue condizioni erano apparse gravissime e, dopo essere stato trasportato all’ospedale Grassi di Ostia, è stato trasferito all’ospedale San Camillo di Roma, in coma irreversibile fino alla notizia della morte.
Vicepresidente della Società Dante Alighieri, Luca Serianni ha insegnato a Roma, presso La Sapienza, per quasi quarant’anni, dal 1980 al 2017. Socio nazionale dell’Accademia dei Lincei, dell’Accademia della Crusca e dell’Arcadia, della Casa di Dante di Roma, vicepresidente della Società Dante Alighieri, direttore delle riviste “Studi linguistici italiani” e “Studi di lessicografia italiana”, Serianni ha dedicato la sua vita al culto della parola, scritta e parlata, affermandosi come uno dei più importanti linguisti italiani, autore di numerosi testi sulla grammatica. Ha scritto, infatti, una fortunata “Grammatica italiana” (Utet), più volte ristampata e ha curato, con Pietro Trifone, una “Storia della lingua italiana” in tre volumi (Einaudi, 1993-94). Tra i suoi numerosi libri ricordiamo: “Prima lezione di grammatica” (Laterza 2010), “La lingua poetica italiana. Grammatica e testi” (Carocci, 2009), “L’ora d’italiano” (Laterza, 2010), “Italiano in prosa” (Cesati, 2011), “Leggere, scrivere, argomentare. Prove ragionate di scrittura” (Laterza, 2013). Il suo volume è “Parola di Dante” (Il Mulino, 2021), in cui ha sintetizzato i suoi molti studi lessicografici e filologici sul Sommo Poeta. A Dante Alighieri, inoltre, ha dedicato molti articoli e saggi e un contributo sul colorito linguistico della Commedia.
La sua attività di ricerca ha spaziato in quasi tutti i settori della storia linguistica italiana: dalla grammatica storica alla lingua letteraria, dal Medioevo all’età contemporanea, dalla fonologia al lessico. Particolare attenzione ha sempre prestato all’accertamento filologico, considerato indispensabile per l’analisi linguistica del testo
Riportiamo il pensiero del celebre linguista sul lavoro dell’insegnante: “Chi sceglie di fare l’insegnante non può permettersi il lusso di essere pessimista, perché ogni allievo è una risorsa preziosa”.