C’è un uomo pericoloso che fa il sottosegretario alla giustizia e che prova un intimo godimento quando pensa ai detenuti a cui manca l’aria e soffocano lentamente nei mezzi oscurati della polizia penitenziaria.
Ci vorrebbe uno psichiatra con alle spalle serie esperienze nella cura dei sadismo e specialisti nel godimento perverso per diagnosticare la sua malattia e curarlo. È certo però che, in un paese civile, Delmastro sarebbe stato rimosso nell’istante stesso in cui ha pronunciato la frase e non solo perché un sottosegretario e parlamentare dovrebbe essere una persona civile ma anche per rispetto ai quasi cento suicidi che si sono verificati quest’anno nelle carceri italiane e ai tanti detenuti sottoposti a tortura. Se il ministro Nordio non lo sostituisce c’è un problema che va ben oltre le dichiarazioni di Delmastro ed investe l’intera “classe di governo che dimostra che, oltre a non avere una cultura democratica, non ha neanche rispetto per la persona umana.
Toccherebbe alla Sinistra indicare un’alternativa credibile però partendo da un dato inconfutabile: i ministri della giustizia indicati dalla Sinistra, da Diliberto a Orlando, sono stati molto al disotto delle aspettative.
Per non ricordare la misera figura di Bonafede (5 stelle) che s’è presentato all’aeroporto di Ciampino vestito da guardia carceraria per assistere al trasferimento in Italia del terrorista Cesare Battisti.
Criticare Nordio sul caso Delmastro,( e non solo) è giusto, anzi è quasi un dovere civico.
La critica però non può essere l’insulto. Invece l’altra sera un grande vecchio “saggio” della Sinistra come dovrebbe essere – ma non lo è – Corrado Augias intervistato da Floris su Nordio non ha saputo fare di meglio che “alzare il gomito” . Alludendo al fatto che Nordio sarebbe un ubriacone.
Lo ha scritto qualche mese fa su “Il Fatto” Marco Travaglio e lo ripetono tutti i “travagliani”
Se l’alternativa alla Destra dovrebbe essere “Travaglio” ( di cui apprezzo molto la posizione sulla pace) è, molto meglio tenersi Nordio. La Sinistra farebbe bene a capire che ingiurie, insulti ed attacchi personali hanno consentito a Berlusconi di durare trent’anni.
Non ripeta l’errore.
Prenda le distanze dall’ipocrisia degli Augias e dal devastante spirito di crociata di Travaglio.
Metta in campo una sana proposta politica e costruisca un vero partito capace di supportarla, perché le persone passano ma le idee restano.