Giuseppe Serranò ci narra dell’incontro avvenuto a Platì in cui si è discusso di problemi e risorse del territorio.
Giuseppe Serranò
L’incontro di sabato 4 novembre organizzato dal Sindaco di Platì Rosario Sergi è stato occasione per denunciare le criticità di un territorio abbandonato dallo Stato e però ribadire l’importanza della Montagna quale risorsa per il riscatto dei paesi interni.
Il Presidente nazionale di UNCEM Marco Bussone e Vincenzo Mazzei, Presidente della Delegazione Calabria hanno rimarcato la necessità di accelerare i percorsi di riorganizzazione dei Comuni montani, attraverso la creazione di Unioni montane e una solida legge per lo sviluppo dei territori evidenziando che i 15 milioni di euro che la Regione Calabria ha ricevuto dal fondo nazionale per la Montagna nel 2023 devono essere investiti coinvolgendo le comunità in un percorso di transizione ecologica ed energetica, su cui si è soffermato il prof. Daniele Menniti Ordinario all’UNICAL di Cosenza, e puntando su un neo-popolamento. La presenza dei Sindaci ha stimolato i vertici dell’UNCEM ad affrontare un tema decisivo anche in Calabria: i Comuni devono stare insieme. La collaborazione, l’unità, l’impegno congiunto dei Sindaci e delle Amministrazioni garantisco crescita e sviluppo.
Gli esempi in Italia non mancano. l’Unione montana dell’Appennino reggiano e la Comunità montana Valle Trompia sono stati citati dai vertici UNCEM come esempio significativo di strutture istituzioni sovracomunali e capacità di “leggere i segni dei tempi”.
Anche il Sindaco Sergi, che ha introdotto i lavori, ha sottolineando l’importanza dell’Unione dei Comuni ed auspicato che presto possa essere costituita l’unione dei Comuni della vallata del Bonamico – Careri per potenziare i Servizi ai cittadini ottimizzandoli con l’applicazione del principio dell’economicità ai Bilanci Comunali.
Quindi nessuno si nasconda più nel proprio campanile ma tutti comprendano che le grandi sfide si affrontano insieme accompagnando percorsi di cooperazione tra Comuni con processi di sviluppo che attraggono anche fondi europei.
I sindaci presenti, oltre Rosario Sergi quelli di Africo, Careri, Staiti e il Vice Sindaco della Città Metropolitana hanno anche posto il tema delle infrastrutture e degli investimenti sulle strade. L’attenzione sulla montagna deve essere alta e i collegamenti tra i territori rurali e montani e tra questi e le grandi vie di comunicazione sono indispensabili. Sulle trasversali, l’argomento principe è stato il completamento della Bovalino-Bagnara su cui ha dato un contributo anche l’Associazione Orizzonte7-Aps.
Tutti hanno rilevato l’importanza di disciplinare meglio la Convenzione tra Ministero delle Infrastrutture ANAS e CITTA’ Metropolitana di Reggio Calabria rispetto alla SP2 Bovalino – Bagnara. L’attuale SP2 è stata costruita negli anni trenta come strada statale dell’Aspromonte per unire la Ionica alla Tirrenica e togliere dall’isolamento i paesi montani che venivano attraversati. Di fatto è stata dismessa negli anni 50 e da allora non è stato effettuato alcun intervento di ammodernamento né di messa in sicurezza. E’ necessario che la SP2 torni di competenza dell’ANAS e che l’ANAS la inserisca definitivamente tra le grandi opere a priorità Nazionale. Solo così potrà essere realizzata la trasversale Bovalino Bagnara indispensabile volano di sviluppo non solo per la vallata del Bonamico – Careri e ma anche per tutta l’area tirrenica che comprende i comuni da Santa Cristina d’Aspromonte a Sant’Eufemia d’Aspromonte.