Alessandra Tuzza, direttore dell’Europe Direct Calabria Europa , delinea in maniera dettagliata il progetto “Ready Women”, un progetto transazionale approvato e finanziato dal Programma Erasmus Plus, inteso ad offrire strumenti innovativi alle donne adulte con disabilità per migliorare le loro qualifiche e, quindi, i loro livelli di occupabilità e integrazione nel mercato del lavoro.
Incontriamo il direttore dell’Europe Direct Calabria Europa per scoprire un percorso innovativo per le donne disabili…
Mi chiamo Alessandra, sono una giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti, sin dall’inizio degli anni 2000. Amo la comunicazione e il lavoro per lo sviluppo dei territori marginali. Lavoro in Calabria, da più di 20 anni, come libera professionista impegnata in progettazioni per l’avvio di percorsi integrati di sviluppo e per la promozione di network e progetti transazionali ed europei. Dal 2005, dirigo la Europe Direct Calabria Europa operante a Gioiosa Jonica, ospitata dell’Associazione Eurokom, di cui sono presidente del Consiglio Direttivo, attiva su tutto il territorio regionale per la comunicazione delle politiche europee e della comunicazione della Commissione Europea. In Eurokom lavoro con gli altri soci: Nicolò Palermo, esperto di social media, Loredana Panetta esperta in progettazione e Raffaella Rinaldis giornalista esperta in politiche di genere.
In che cosa consiste il Progetto Ready Women?
Ready womenè un progetto transazionale approvato e finanziato dal Programma Erasmus Plus per il periodo 2018/2021. Il progetto gode di una consistente partnership di ben 10 organizzazioni da sette paesi diversi, è coordinato dalla federazione FAMS COCEMFE di Siviglia con il partenariato di: Istituto dei Sordi di Torino (Idst), Education And Youth Empowerment Sociaty (Eyes) dalla Bulgaria, l’Istanbul Gelisim University (Gelisim) e l’agenzia di comunicazione Surekli Egitim Arastirma Ve Danisma Dernegi (Seadder), dalla Turchia, l’Universita degli Studi Di Bari Aldo Moro (Uniba e l’ Associazione Eurokom dall’Italia,dalla Grecia l’European Regional Framework For Co-Operation (Erfc), dal Portogallo il Laboratorio Formacao Higiene E Segiranca No Trabalho Lda (Previform) e dalla Lettonia l’Ecological Future Education (Efe).
Come nasce questo progetto?
Il progetto nasce grazie alla cooperazione europea presente nel mix di organizzazioni complementari, provenienti e da diversi settori che Ready Women ha messo insieme. Attori variegati, che hanno creato una piattaforma multilingue disponibile a tutti gli interessati al link www.readywomentraining.eu, che ha messo a punto nuove metodologie e strumenti per facilitare l’accesso alla formazione, la valutazione e lo sviluppo delle competenze per le donne disabili e per il loro inserimento attivo nel contesto lavorativo.
Quali sono gli obiettivi che vi siete prefissati di raggiungere?
Attraverso il progetto Ready Women si è inteso offrire strumenti innovativi alle donne adulte con disabilità per migliorare le loro qualifiche e, quindi, i loro livelli di occupabilità e integrazione nel mercato del lavoro, principalmente attraverso azioni di formazione relative alle nuove rese di occupazione (NYE) e settori emergenti. Proprio gli scorsi 21 e 22 settembre si è svolta, a Siviglia, la riunione del comitato di pilotaggio e la conferenza finale del progetto, cui hanno preso parte associazioni da tutta la Spagna, ed esperti del mondo del lavoro e dell’inserimento lavorativo. Ha diretto i lavori il capofila, la federazione Cocemfe, una federazione provinciale delle associazioni operanti per le persone con disabilità nella città castigliana. Cosa fondamentale è che ai lavori hanno partecipato i diversi partner che si sono confrontati sulle necessità e gli strumenti più adeguati all’azione di inserimento attivo delle donne disabili nel mondo del lavoro e nel sociale.
Perché è importante il meeting di Siviglia?
L’occasione ha consentito all’Associazione Eurokom, presente con la sottoscritta e con la collega Loredana Panetta, di presentare i risultati del percorso formativo dedicato alle donne disabili realizzato a Gioiosa Jonica, nell’ambito delle azioni locali del progetto del progetto READY WOMEN. Il percorso locrideo ha visto partecipi otto donne disabili afferenti alle Associazioni Auser di Bovalino, ed Unitalsi di Roccella Jonica, con otto dei loro animatori e formatori, che dal 7 al 17 settembre hanno potuto seguire, grazie all’accompagnamento degli esperti dell’Europe Direct Calabria Europa, le lezioni dedicate alla consapevolezza di genere, ed alle politiche di mainstreaming europee, condotte dalla giornalista Raffaella Rinaldis; hanno potuto quindi approcciarsi al linguaggio dei social media e dell’informatica con l’intervento del social media manager di Eurokom Nicolò Palermo. Hanno scoperto l’approccio all’autoimpiego, ed alla formazione d’impresa con l’esperta Loredana Panetta, le metodologie per la scoperta delle proprie soft skills e del loro impiego per l’inserimento lavorativo, nonché l’uso dei principali strumenti di politica attiva per l’avvio al lavoro dedicati ai trainer, sviluppati da me. In conclusione, posso affermare con gioia, che l’intervento a Siviglia ha permesso ad Eurokom di dare voce ad un’altra Locride, attiva anche fuori dai confini nazionali, capace di agire lavorando in networking.
Ci sono progetti simili in cantiere?
Certamente, Ready Women è stato un percorso che si punterà a replicare, sia come Associazione attiva nella progettazione europea, che come network di partenariato, proponendo il seguito dell’azione progettuale su programmi simili o sviluppando nuove azioni sul programma Erasmus di nuova generazione.