Al Liceo Scientifico “Zaleuco” di Locri si è tenuto un incontro sul tema “Educare alla legalità nella scuola in Lombardia e in Calabria dalla fine degli anni ’80 ad oggi”, relatore il Dottore Mattia Maestri, ricercatore dell’Osservatorio della criminalità organizzata di Milano
Al Liceo Scientifico “Zaleuco” di Locri si è tenuto un incontro sul tema “Educare alla legalità nella scuola in Lombardia e in Calabria dalla fine degli anni ’80 ad oggi”, relatore il Dottore Mattia Maestri, ricercatore dell’Osservatorio della criminalità organizzata di Milano. Hanno partecipato i ragazzi del liceo iscritti al progetto “Giovani pensatori”, promosso dalla Professoressa Stefania Barile, docente presso i Licei Manzoni e coordinatrice della Commissione Legalità del Centro Internazionale Insubrico.
Il ricercatore si è servito di numerose diapositive per affrontare il tema della lotta alla criminalità organizzata, concentrandosi prima sulla Calabria e poi sulla Lombardia. Lo studio da lui condotto, finanziato dal MIUR, si è basato su testimonianze prevalentemente orali raccolte nel tempo.
Mattia Maestri ha focalizzato l’attenzione sugli ultimi decenni, riportando le manifestazioni e i cortei studenteschi che sono stati organizzati contro la criminalità organizzata. Tra le tante attività ha menzionato la messa a dimora di alberi, i viaggi, e i gemellaggi tra le scuole, per la promozione della cultura della legalità. Tra le associazioni più importanti sono state citate quelle di “Libera”, fondata da Don Ciotti, e “Ammazzateci tutti”, il movimento giovanile di protesta contro la ‘ndrangheta sorto nella città di Locri nel 2005. In seguito, il ricercatore ha trattato il fenomeno di sensibilizzazione alla legalità condotto a Milano dagli insegnanti provenienti dal Meridione nei confronti di colleghi e alunni.
Ha sottolineato che, nel campo dell’educazione alla legalità, la scuola ha un ruolo fondamentale e che tutte le generazioni, soprattutto le nuove, devono essere consapevoli dell’esistenza del fenomeno malavitoso. Bisogna evitare di parlarne come se fosse qualcosa di eterno o senza soluzione, quando invece è il contrario.
Al termine dell’incontro si è lasciato spazio all’intervento dei ragazzi e ha avuto inizio il dibattito. Alla domanda: “Che rapporto hanno le associazioni a delinquere con altre organizzazioni criminali internazionali?”, il dottor Maestri ha spiegato che la ‘ndrangheta è leader del traffico di stupefacenti e ciò comporta l’instaurazione di legami con coloro che producono ed esportano droga, ovvero i cartelli messicani. Al quesito: “Qual è il rapporto tra mafia e brigantaggio?”, lo studioso ha chiarito che la criminalità organizzata non deriva da quest’ultimo e che tra i due vi è un rapporto di antitesi. È stata poi posta una domanda circa il rapporto tra la ‘ndrangheta e la massoneria e l’ospite ha precisato che quest’ultima incrementa il potere già esistente dell’associazione a delinquere. Per finire, ha spiegato che anche con semplici azioni quotidiane si può contrastare l’espandersi della mafia.
Gli studenti hanno dimostrando vivo interesse per queste tematiche esternando nell’intervento conclusivo la voglia di combattere i pregiudizi di cui spesso sono vittime.
Giovani Pensatori del Liceo Scientifico “Zaleuco” di Locri