Non c’è mai fine al peggio con questi governanti folli, guerrafondai, convinti che chi si arma di più, impaurisce l’altro. Armiamoci tutti, 10, 100 bombe nucleari in ogni paese! 1000 scuole chiuse! Meno servizi essenziali, così gliela faremo vedere al cattivo che vuole invaderci. Speriamo che adattino gli ospedali alle nuove esigenze, nel caso qualcuno inviasse una bomba nucleare nel territorio.
Francesco Martino
Collocati sotto terra, in rifugi superprotetti e medici specializzati, se ci sono per curare chi sopravvivesse. Gli USA iniziarono a studiare la bomba nucleare nel 1939, l’Unione Sovietica nel 1943.
Prima della fine della guerra fredda gli USA, nel 1966 toccarono il massimo con più di 30 mila bombe nucleari, l’Unione Sovietica nel 1988 con 45 mila. Gli Usa furono i primi a costruire una bomba nucleare il 16 luglio 1945 e la provarono sui giapponesi a Hiroshima il 6 agosto e il 9 agosto a Nagasaki. Ammazzarono circa 200 mila persone, ma gli effetti proseguirono sui feriti per molti anni. Dopo la seconda guerra, altri paesi iniziarono a lavorare per avere il proprio armamento nucleare, a cominciare dagli inglesi, seguiti dai francesi, poi i cinesi, indiani, pakistani, israeliani, nord coreani, iraniani.
Altri paesi avevano iniziato i loro studi per costruire la propria bomba, ma non completarono il programma o lo smantellarono.
Nel 1970 fu stipulato il Trattato di non Proliferazione Nucleare (TNP), che proibisce agli Stati nucleari di trasferire armi o tecnologie nucleari ad altri paesi, e a questi di procurarsi tali strumenti di morte. Dopo il crollo del sistema sovietico, si raggiunse un accordo tra gli Stati Uniti e la Russia per smantellare parte delle loro armi, anche perché vetuste e sostituite da armi più potenti, ma con capacità di raggiungere distanze maggiori, cioè con effetti ancora più disastrose. Al momento USA e Russia, hanno all’incirca lo stesso numero di armamenti nucleari (5 mila a testa) più che sufficienti a distruggere la vita sulla terra, complessivamente 13 mila, con gli altri Stati, dati del 2021. In questi anni, guerre nel mondo si sono susseguiti ininterrottamente, tra piccoli e grandi, India, Pakistan, Medio Oriente, Jugoslavia, Irak, Africa, ecc.
Ma non hanno mai portato all’uso di bombe nucleari.
Invece adesso la crisi Ucraina e le scelte del nuovo Presidente Trump hanno sconvolto la tranquilla e “pacifica” Europa e con la solita paura dell’orso russo, sempre paventato e mai reale, si sta discutendo di armare di più gli Stati della Comunità Europea, aumentando gli eserciti e fornendosi di più armi. La Francia ha circa 300 bombe nucleari, gli Inglesi 180, secondo i dati del 2022.
Altri 100 si trovano in Europa, ma sono degli USA. Penso, che siano sufficienti per difendersi da eventuali attacchi russi, che in Europa sono arrivati solo durante la seconda guerra mondiale per sconfiggere i nazisti tedeschi, perdendo 27 milioni, tra cui 18 milioni di cittadini, secondo i dati aggiornati e spartendosi le zone di influenza con gli USA.
La nascita recente di nazionalismi in tutto il mondo, e la perdita di peso dei due imperialismi, invece di portare a una fase di pace, aumenta i rischi di guerre in Europa. Non si discute di risolvere i problemi drammatici, che sconvolgono la vita di interi continenti, a partire dall’Africa, con morti per fame, penuria di alimenti, disastri ambientali, crisi epidemiche, e migrazioni epocali, dall’Africa, Asia e Sud America.
Ci vorrebbero tanti PAPI nel mondo, non è sufficiente quello di Roma, Francesco per mettere in una conferenza internazionale i diversi paesi a discutere di queste problematiche. Servono menti illuminate, per mettere da parte le follie, che attraversano le menti e le idee di chi vede la guerra come soluzione dei conflitti economici. Per poter rapinare intere popolazione delle ricchezze naturali, che garantiscono a una parte dei cittadini dei paesi ricchi una vita di agiatezza, mentre buona parte degli altri non riesce ad arrivare a fine mese, non ha servizi necessari (salute, istruzione, una vecchiaia senza problemi). E mentre in Ucraina e in Palestina continuano a morire, e ci dimentichiamo delle guerre in Africa, l’Europa decide di investire 600 miliardi per difendersi da un paventato rischio di invasione russo.
Gli Europei, in questi 3 anni di guerra, hanno pagato le conseguenze con l’aumento del costo della vita, anche per la rottura dei rapporti degli scambi con la Russia, continuiamo su questa strada, i poveri ne subiranno le conseguenze.
Non è bello fare confronti, ma in questi ultimi 30 anni, le guerre le hanno fatte i Russi, invadendo Afganistan ed ex Stati del suo impero, ma li ha fatte anche l’Occidente, invadendo Iraq, Libia e distruggendo la Jugoslavia.
Sognare un mondo di PACE è impossibile?