“È andata oltre le aspettative, suscitando entusiasmo e grande interesse, l’audizione del Comune di Reggio Calabria per la fase finale della corsa per il titolo di Capitale italiana della Cultura 2027”. A riferirlo è una nota del Comune di Reggio.
“La delegazione ha condotto la Giuria di esperti chiamata a valutare le dieci candidature finaliste – è detto nella nota – in un percorso, un’esperienza multisensoriale attraverso la storia, le eccellenze e le enormi potenzialità di una città che ha dimostrato ancora una volta di avere tutte le carte in regola per essere il ‘Cuore del Mediterraneo’.
Una vera e propria presentazione-evento, che ha visto tra i testimonial intervenuti a sostegno della candidatura anche Santo Versace, imprenditore simbolo della moda nel mondo, l’atleta paralimpica e senatrice Giusy Versace, la rettrice de La Sapienza Antonella Polimeni e il cantautore Roberto Vecchioni. A introdurre la delegazione reggina la giornalista Annalisa Cuzzocrea, che ha così esordito: ‘racconteremo – ha detto – le tante eccellenze di questa terra, che ha l’ambizione di essere Capitale, anche nel senso letterale del termine, perchè si pone a capo, anzi forse meglio dire al centro, di un percorso di incontro, di un enorme abbraccio che intreccia le culture dei popoli del Mediterraneo, esattamente come nel corso della sua storia. Ma Reggio vuole essere Capitale anche perchè oggi mostrerà il suo capitale, capitale culturale, artistico, storico, naturalistico, ma soprattutto il suo capitale umano. Perchè vogliamo raccontarvi Reggio, ma in particolare la sua comunità, le persone”.
Il sindaco Giuseppe Falcomatà ha raccontato il “lavoro corale che la città ha messo in campo – ha precisato – in quella che più che una candidatura è stata un esempio di cittadinanza attiva. Un percorso che ha coinvolto non solo le associazioni culturali, le istituzioni e le energie attive e positive del territorio, ma anche la Città di Messina, le altre quattro città capoluogo calabresi, Catanzaro, Cosenza, Crotone e Vibo, e gli altri 96 comuni dell’area metropolitana. Adesso – ha aggiunto Falcomatà – vorrei parlarvi di un sesto senso, che è l’anima autentica di questa candidatura.
Reggio Calabria cuore del Mediterraneo perché da tremila anni, una delle città più antiche al mondo, è crocevia di popoli, tradizioni, religioni diverse tra di loro che hanno dimostrato di poter convivere in pace e crescere insieme, contaminandosi positivamente gli uni con gli altri. Noi siamo il frutto di questa contaminazione culturale, un luogo dove la diversità è fonte di ricchezza e nessuno è escluso mai. E proprio per questo sentiamo su di noi forte la responsabilità, in un momento storico in cui si alzano muri, si combatte tra fratelli e la diversità culturale è causa di conflitto, di rilanciare ostinatamente la necessità del dialogo e l’importanza della cooperazione, per giungere nuovamente e stabilmente ad una pace duratura”.
E’ stata poi la volta del videomessaggio di Andrea Riccardi, presidente del Comitato Promotore di Reggio Calabria Capitale della Cultura, presidente della Comunità di Sant’Egidio, già Ministro per la cooperazione internazionale ed oggi a capo della Società nazionale Dante Alighieri: “le ragioni per cui sostengo la candidatura di Reggio a Capitale italiana della Cultura – ha detto – non sono le ragioni di un calabrese, ma di una persona che per anni ha vissuto le problematiche del Mediterraneo, di un italiano che sente che la nostra frontiera decisiva è questo mare”.