Scienziata di fama internazionale, dirige il centro regionale di neurogenetica dal 1996. Già membro del Comitato tecnico scientifico del Consiglio superiore di sanità, è stata candidata alla presidenza della Regione del centrosinistra sostenuta da sette liste.
Mario Murdolo
Ho avuto il piacere di incontrare qualche giorno fa la Dottoressa Amalia Cecilia Bruni la quale, essendo cittadina onoraria del comune di Bivongi mi ha accolto affettuosamente dicendomi: “ciao mio concittadino”. Ormai la sua notorietà non conosce limiti considerato che é risaputa la sua fama da studiosa, scientifica e ricercatrice in campo neurologico con un particolare interesse e dedizione alla dura ed estenuante lotta contro il terribile morbo dell’Alzheimer. In questa attività medica é la pioniera e quella che ha ottenuto i maggiori risultati fino ad essere stata la prima ad isolare il gene dell’Alzheimer.
Una volta pensionata ha voluto dedicare il suo sapere, la sua grande esperienza soprattutto in campo medico-sanitario e soprattutto il suo tempo da Consigliere Regionale con tutte le sue virtù. Prima di parlare di alcuni suoi importanti provvedimenti legislativi voglio ricordare che la nostra scienziata non ha abbandonato “il suo primo amore”, la lotta contro la demenza, ma trova il tempo per continuare a organizzare ed essere partecipe a convegni, conferenze e giornate di studio, per sensibilizzare la popolazione e dare informazioni sui risultati raggiunti in merito. Non si contano più le onorificenze, gli attestati di benemerenza e gli encomi ricevuti dalla Bruni anche all’estero, in ultimo la Svizzera. Ritornando alla sua attività politica, come consigliere della Regione Calabria ha avuto un importante e rilevante ruolo sociale con il disegno di legge approvato all’unanimità riguardante l’estensione del diritto all’assistenza sanitaria anche per le persone senza fissa dimora. Di uguale importanza e utilità anche la sua proposta di legge contro la violenza di genere. Una legge che oltre a dare dignità alle donne più vulnerabili e sempre più soggette a violenze da parte degli uomini e della società.
Questa proposta contiene norme precise sulla prevenzione e sulla salvaguardia anche dei figli delle vittime. Sono tanti altri gli atti e gli interventi della consigliera Bruni alla Regione, anche attraverso interrogazioni e mozioni soprattutto in campo sanitario tenendo conto che la situazione della sanità calabrese è molto precaria per non dire allo sfascio. Io penso che il curriculum medico e politico della Dottoressa Bruni sia invidiabile e la sua notorietà supera ogni confine, rappresentando un grande esempio di eccellenza e primato calabrese e italiano e questo, ci fa capire che con l’impegno, il sacrificio e l’abnegazione si possono raggiungere traguardi che talvolta ci sembrano irraggiungibili e impossibili.