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giovedì, Gennaio 23, 2025
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Poste Italiane: scarpa vecchia fa buon gioco!

L’idea, avviata prima in fase sperimentale e adesso diventata strutturale, è nata grazie a “Insieme 2024 Sustain & Innovate”, il contest sviluppato da Poste per raccogliere i suggerimenti dei lavoratori su come migliorare le attività svolte in azienda sui temi dell’innovazione e della sostenibilità. Un gruppo di otto dipendenti provenienti da diverse località italiane ha pensato di riciclare le calzature antinfortunistiche per convertirle nelle piastrelle antitrauma che rivestono le aree dedicate ai bimbi.

Mettendo insieme professionalità e conoscenze, i promotori del progetto, che ha preso il nome di Scarpa vecchia fa buon gioco, hanno fatto in modo che questo processo potesse essere integrato nell’articolata organizzazione della logistica di Poste.

Scarpa vecchia fa buon gioco è un vero progetto di economia circolare. Ogni anno vengono riciclate ben 25.000 paia di scarpe di Poste italiane, che ha scelto come partner per questa iniziativa l’unica azienda in Italia che ricicla calzature: dalla separazione delle componenti alla triturazione delle suole in gomma che, diventate trucioli e poi ricompattate servono a creare le mattonelle antitrauma ad incastro spesso utilizzate nei parchi pubblici nelle aree giochi per i bambini.

Il riciclo e la conseguente riduzione dell’impatto sulle discariche italiane fanno di Scarpa vecchia fa buon gioco un fiore all’occhiello della transizione green a cui Poste Italiane vuole contribuire in modo deciso. La transizione verde, un complesso percorso di cambiamento delle abitudini di produzione, consumo e vita, ha come obiettivo l’azzeramento delle emissioni nette di CO2 entro il 2050, con l’aumento dell’efficienza energetica di consumi e di produzione da un lato e la sostituzione di combustibili e carburanti fossili con alternative rinnovabili dall’altra. In questo contesto, Poste italiane mira a portare a zero le sue emissioni di gas serra entro il 2030, con 20 anni di anticipo sul resto d’Europa e del mondo. In più, con l’aiuto dei propri dipendenti, si impegna a sviluppare idee nell’ambito dell’innovazione sostenibile.

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