Risale al lontano 16 gennaio del 1960 la fondazione del Circolo culturale bivongesi di La Plata. Fu il bisogno di aggregarsi e riunirsi dei numerosi emigrati bivongesi che dopo aver lasciato il loro paese natio avevano stabilito la loro dimora nella città argentina di La Plata. Mario Murdolo
E spinti da questo bisogno di stare vicini ebbero la grande intuizione e lungimiranza di raccogliere fondi ed acquistare un abbastanza grande terreno edificabile. In un primo tempo l’idea fu di costruire su di esso una chiesa ma poi si giunse alla decisione di edificare una struttura abbastanza ampia e accogliente che divenne l’attuale centro culturale.
In questo luogo all’inizio ci si riuniva per giocare a carte, per riunirsi e stare insieme ed in seguito si pensò di utilizzarlo a scopo didattico tanto che divenne sede di scuole di ogni ordine e grado per l’insegnamento della lingua italiana e la divulgazione della storia, della cultura e delle tradizioni della terra di origine dove oggi sono oltre 500 gli studenti che usufruiscono di questa importante opportunità. Il Centro rappresenta il luogo dove vengono prese le decisioni più importanti che riguardano la comunità e ha assunto nel tempo il ruolo di promozione e sviluppo di attività plurime. Da buoni bivongesi non poteva mancare un occhio particolare al culto della Madonna Mamma Nostra e così già i primi emigrati bivongesi nel 1947 organizzarono la prima festa e nel 1948 realizzarono la statua della Madonna.
Se tutto questo non bastasse il 26 dicembre dell’anno scorso è stata inaugurata una nuova cappella che ospita la statua di Mamma Nostra molto ampia, più accogliente per rendere le visite e le cerimonie religiose più comode. C’é da dire che i legami tra i bivongesi emigrati e quelli residenti si sono mantenuto sempre molto stretti alimentati da continui scambi di visite reciproche. Ci sono da ricordare le diverse visite di comitive che su iniziativa del compianto Salvatore Tassone si sono recate a La Plata e specialmente in estate sono molti i nostri compaesani che ritornano al paese natio e per non far perdere le tradizioni si organizzano scambi culturali che coinvolgono i figli e i nipoti dei bivongesi di prima e seconda generazione. Si può quindi affermare che il Centro Culturale Bivongesi di La Plata rappresenta una unicità e un primato assoluto essendo un grande esempio e testimonianza della genialità, della laboriosità e ingegno dei bivongesi e un meraviglioso fiore all’occhiello senza pari in Argentina e sicuramente nel mondo. Anche l’attenzione delle autorità politiche e amministrative danno molta attenzione e giusto riguardo a questa importante struttura e alla comunità bivongese tanto che l’attuale Sindaco della città di La Plata, Julio Alak, qualche anno fa ha conferito la cittadinanza onoraria al compianto sindaco di Bivongi, Felice Valenti, e lui è stato per ben due volte ospite nostro.
E secondo alcune indiscrezioni avrebbe espresso la volontà di ritornare a Bivongi quanto prima. Quindi nel giro di due mesi la nostra comunità a La Plata ha avuto la gioia e il piacere ad assistere a due eventi molto importanti e significativi con l’inaugurazione della cappella di Mamma Nostra e il 65° anniversario del Centro Culturale. Da parte mia, dato che ci troviamo in tema, ci tengo ad evidenziare il fatto che da qualche anno a questa parte il nostro paese è interessato dall’arrivo di tanti giovani argentini che con la scusa di ottenere la cittadinanza italiana, decidono di rimanere da noi per la nostra calorosa accoglienza e buona ospitalità. Concludo ringraziando l’amico Egidio Melia, neo Presidente del Circolo Culturale che mi tiene informato continuamente sulle attività del centro e su altre notizie che riguardano la nostra comunità in Argentina.