In questo mese di gennaio sono usciti due saggi dedicati a Bettino Craxi che è morto, esule, ad Hammamet, in Tunisia, il 19 gennaio 2000. A scriverli sono stati due tra i più importanti giornalisti del “Corriere della sera”, Aldo Cazzullo e Massimo Franco. Il primo ha firmato “Craxi, l’ultimo vero politico – i racconti e le immagini” (Rizzoli, 2025), il secondo, “Il fantasma di Hammamet” (Solferino, 2025). Bruno Gemelli
Questo mese è il mese per ricordare Bettino Craxi. Sono molti i saggi che parlano di lui. Tra questi c’è anche un saggio di Andrea Spiri, docente all’Università di Bologna, che ha firmato: “Bettino Craxi. Lettere di fine Repubblica” (Baldini & Castoldi, 2025). Spiri, insieme a Pino Pirovano e ad altri scrisse inoltre: “L’ultimo Craxi: Diari di Hammamet”, (Audible Studios, 2021). E, ancora prima, il 19 gennaio 2011, pubblicò: “Bettino Craxi, il riformista e la sinistra Italiana” (Marsilio, 2011) e “Bettino Craxi. Io parlo e continuerò a parlare – Note e appunti sull’Italia vista da Hammamet”, (Mondadori, 2014). Talché si può concludere che il professore dell’Alma Mater sia stato il biografo più costante di Craxi. Comunque sul leader socialista, dopo la tragica morte, ci furono altri titoli a lui dedicati, a partire da “La memoria maledetta di Bettino Craxi” di Roberto Chiarini, (Nuova storia contemporanea, 2015) e a seguire: “Ad Hammamet” – Ascea e caduta di Bettino Craxi” di Mario Pacelli (Graphofeel, 2019), (“Craxi. Una storia socialista” di Ugo Intini, morto il 12/2/2024, (Mondoperaio, 2000).
E poi nel 2001, “Craxi. Una storia” di Umberto Cicconi, (Fondazione Craxi, 2001). Nel 2003 ci furono altri tre saggi: “Bettino Craxi. Una storia tutta italiana” di Enzo Catania, (BE Editore, 2003), “Route El Fawara Hammamet” di Bobo Craxi e Gianni Pennecchi (Sellerio, 2003) [la traduzione araba del titolo di questo libro rimanda ai giochi di potere] e “Il socialismo di Craxi” di Ugo Finetti (M&Publishing, 2003). Ancora Umberto Cicconi nel 2005 torna ad occuparsi del leader milanese con “Segreti e Misfatti – gli ultimi vent’anni con Craxi”, (Sapere 2000, 2005). Ben tre libri nel 2006: “Craxi. Il socialismo dei padri e quello di domani”, Bobo Craxi conversa con Francesco Borgonovo (Alberti, 2006), “Craxi” di Luigi Musella con prefazione di Giulio Andreotti e Aurelio Musi, (Salerno Editrice, 2006) e “Craxi. Una vita, un’era politica” di Massimo Pini (Mondadori, 2006). Nel 2008: “Le ceneri di Craxi” di Edoardo Crisafulli (Rubbettino, 2008). Nel 2010: “Hammamet” di Massimiliano Perrotta (Ass. Sikelliana, 2010). Nel 2013 venne alla luce il saggio “Bettino Craxi, dunque colpevole” di Nicolò Amato (Rubbettino, 2013). Anche nel 2020 si produssero due saggi: “Controvento: La vera storia di Bettino Craxi” di Fabio Martini e Fabrizio Odetto (Il Narratore, 2020) e “L’antipatico. Bettino Craxi e la grande coalizione” di Claudio Martelli (La Nave di Teseo, 2020). Nello stesso anno uscì “Presunto colpevole: Gli ultimi giorni di Craxi” di Marcello Sorgi (Einaudi, 2020).
La bibliografia di Craxi ha vantato, dal 1982 al 1993, 20 titoli, con diversi autori, da Giancarlo Galli a Eugenio Scalari.
Arthur Schopenhauer diceva: «I pensieri muoiono nel momento in cui prendono forma le parole».