«Mi sono dimesso dall’Assemblea dei Sindaci della Locride perché ho notato un distacco da parte dei miei colleghi dalle problematiche del territorio. Ritengo che ad oggi, purtroppo, c’è uno scollegamento tra i colleghi sindaci e le comunità per mancanza di una strategia politica che sia in grado di dare voce ai nostri territori», è quanto afferma il Sindaco di Caulonia, Francesco Cagliuso, ribadendo la propria volontà di non ritornare a far parte dell’Assemblea dei Sindaci della Locride che ha lasciato il 27 dicembre scorso, quando lo ha comunicato ai propri cittadini nel corso del Consiglio comunale.
Pino Mammoliti
Quando non si sa da che parte iniziare, negoziato è parola buona e indispensabile per le parti in causa. Quando, invece, si sa da che parte stare, allora non servono né patti né transazioni di alcun genere. Così le dimissioni del Sindaco di Caulonia, la terza città per estensione della provincia di Reggio Calabria, dall’assicurazione dei sindaci della locride, offrono lo spunto per fare un poco di chiarezza sulla necessità ed utilità di tale assise. Più volte ho ribadito, dal mio personale punto di vista, la totale irrilevanza di tale organismo su ogni aspetto di vita sociale, economico, imprenditoriale, sanitario, scolastico, viario, ferroviario e chi più ne ha più ne metta, rispetto a scelte di spregiudicatezza e scelleratezza adottate da pochi altri, per tutti noialtri. Se il Sindaco di Caulonia ha scelto la via delle dimissioni, per constatazione del decesso dell comitato dei primi cittadini, allora mi sembra tardiva e quasi impercettibile ai più. Se, diversamente, intende, come spero, sollecitare una riflessione – non extra omnes ma erga omnes – coinvolgendo pure i consiglieri regionali, uno è pure suo concittadino, per stabilire un crono programma al fine di risolvere i problemi del territorio e della gente che lo abita, allora tutto ciò ha un senso. In ogni caso, a prescindere dalle intime determinazioni che hanno spinto il Sindaco Cagliuso a dimettersi , la cosa importante è stare dalla parte della gente, sostenendo, come pochi altri Sindaci stanno facendo (Sergi, Cusato, Campisi, Modafferi, Pipicella) le istanze di tutela sociale, civile e democratica, provenienti dalla popolazione che rappresentano, senza cedere alle illusioni della campagna acquisti sferrata da qualche Kim Jong-Un di Forza Italia.