Con le festività natalizie ci si augura sempre un natale e un anno migliore rispetto quello precedente. Forse, in occasione di questo Natale 2024, è arrivato il momento di interrogare la propria coscienza per capire come, sgranocchiando incuranti patatine e sorseggiando impassibilmente prosecco, questo mondo abbia perso per strada parte dell’umanità e stia annegando in una barbarie senza confini.
Pasquale Aiello
Si sta sprofondando in un pantano di sabbie mobili costruito con menzogne colossali, falsità e macchinazioni narrate da governanti incapaci e mediocri che gestiscono gli stati come grandi aziende, e propagandate da una linea di fuoco dei media sottomessi, per mezzo di banditori e mezze penne, i cosiddetti ‘diversamente comunicatori’ anche firme prestigiose, che urlano e scribacchiano al soldo del padrone atlantista prestando servizio agli ordini dei fasciosionisti UsaIsrael, vedi sterminio a Gaza, dei nuovi nazifascisti europei, vedi guerra UcraiNato-Russia e più recentemente dei ‘liberatori a pagamento’ in Siria, mistificando e capovolgendo scientemente la realtà, rendendosi così complici di obbrobri e nefandezze. Probabilmente, è in atto un piano di sconvolgimento a opera dell’aristocrazia finanziaria mondiale con autorità su tutto il pianeta per decidere il destino degli esseri umani, magari decretando, ove necessario, la scomparsa di intere popolazioni tramite guerre, epidemie e carestie. Intanto, ci si ingozza avidamente con zeppole e vino e ci si trastulla beatamente con addobbi e orpelli correndo in lungo e in largo per sagre e mercatini.
Come a pensare sarcasticamente… la sorte forse, è meglio che ci colga con la pancia piena. Sicuramente, nessuno che abbia una minima contezza su ciò che sta succedendo può non accorgersi che nel mondo imperversa una prepotenza oppressiva che devasta e distrugge, annientando diritti, libertà e autodeterminazione. Ovunque in questo tempo è guerre e catastrofi. Ma più palesemente, sotto gli occhi dell’intera comunità internazionale, in medioriente, senza voler urtare la ‘sensibilità pelosa’ di chicchessia azzardando paralleli, la mente riporta indietro alla fatidica ‘soluzione finale’ dei nazisti contro gli ebrei per il trionfo della ‘razza ariana’, ora perpetrata, paradossalmente, dallo stato israeliano contro i palestinesi per il ‘grande Israele’. Un variegato movimento ‘propal’ scende ogni giorno nelle strade contro l’immane genocidio, ma tanta gente, purtroppo, ancora vegeta nell’abulia e l’opportunismo.
Nel frattempo, è tornato il Natale, nel ‘belpaese’ la festa dell’anno per eccellenza, con luminarie, luci e pagliette stancamente in mostra sugli alberi e nei presepi, auguri baci e abbracci, alcuni sinceri, la maggior parte conformisti e ipocriti, banale allegria, cantilene e ninnenanne, il tutto condito da ‘pelosa benevolenza’ e ‘falsi sentimenti’ chiaramente effimeri. A Gaza, invece, la mafia dei ricchi coloni sionisti, unitamente all’esercito di uno stato d’Israele terrorista, protetti da un governo fasciosionista, continuano a commettere indisturbatamente crimini umanitari massacrando la società civile palestinese tra cui migliaia e migliaia di bambini, negando loro il diritto alla gioia del Natale perché privati della vita stessa. Si, va beh! ma sono cose ‘lontane’ da noi, i nostri bimbi sono al sicuro, non ci vengano a disturbare! Poveri illusi! Arrigoni esorta a rimanere umani, mentre Guevara incoraggia a non perdere la tenerezza del cuore per colpa della durezza dei tempi. Probabilmente finora non ci si è riusciti completamente. La speranza è che presto si rinsavisca e ci si riappropri dell’umanità smarrita. Diversamente, rimarranno soltanto una impassibile apatia e una sommessa moralità a raffigurare ‘civiltà’ dominate e manipolate da un odioso opportunismo e l’ossessione per il potere.