Il Premio Letterario “Città di Siderno” per la “Sezione Narrativa” è stato vinto dall’ultimo romanzo dell’ex giudice e pubblico ministero torinese Ennio Tomaselli, Uno come tanti, edizioni Manni, ambientato in Calabria, tra Catanzaro, Castrovillari e Serra San Bruno.
Gentili colleghe e colleghi della Calabria,
vi segnalo che il 1° classificato al Premio Letterario “Città di Siderno” per la “Sezione Narrativa” è l’ultimo romanzo dell’ex giudice e pubblico ministero torinese Ennio Tomaselli, Uno come tanti, edizioni Manni, ambientato in Calabria, tra Catanzaro, Castrovillari e Serra San Bruno. La premiazione si è svolta dalle ore 18,00 di sabato 14 dicembre presso l’Istituto Istruzione Superiore “Guglielmo Marconi”, viale Sasso Marconi, Siderno (RC). Ecco le motivazioni dell’assegnazione del Premio:
“La storia di Fabrizio invita a riflettere su un recente passato storico della nostra Italia. Gli anni 70/80, anni in cui la magistratura ha dovuto fronteggiare le sfide del terrorismo e della criminalità organizzata. La storia personale del protagonista quindi si intreccia con la storia del nostro Paese e presenta i conti di situazioni incomprensibili e spesso molto dubbie. È un romanzo veritiero e avvincente“.
Di seguito un virgolettato di Ennio Tomaselli in merito al Premio:
“Sono davvero felice di questo riconoscimento, relativo a un romanzo che vuole intrecciare l’attualità con le vicende di un passato – il decennio tra la fine degli anni ’70 e la fine degli anni ’80, segnato dal terrorismo e non solo –, un periodo che ho attraversato come magistrato oltre che come cittadino. Ho voluto dedicare in particolare il mio romanzo ai ‘giovani innamorati della giustizia’, quelle ragazze e quei ragazzi pronti a impegnarsi affinché la giustizia sia davvero giusta e, dove disgraziatamente non accade, a lavorare per una ricucitura, una riparazione, che sono davvero fondamentali. Il fatto, poi, di ricevere un premio in Calabria, dove, non casualmente, è ambientata una parte importante del romanzo, accresce ulteriormente la mia soddisfazione: ho visitato spesso e volentieri la vostra bellissima regione e sono grato alla giuria, che ringrazio, per aver scelto il mio libro.” Grazie per l’attenzione e un cordialissimo saluto.
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Ambientato tra Torino e la Calabria – Catanzaro, Castrovillari, Serra San Bruno –, Uno come tanti racconta una vicenda personale che incontra la grande Storia e, dal presente, catapulta Fabrizio Martini, avvocato poco più che trentenne alle prese con il concorso per entrare in magistratura, nel decennio compreso tra la fine degli anni ’70 e la fine degli anni ’80 alla ricerca di un padre biologico, magistrato penale dimissionario, forse colluso col terrorismo, di cui si sono del tutto perse le tracce. Con l’aiuto di un diario cominciato dal padre proprio il giorno del rapimento di Aldo Moro, Fabrizio avvia una vera e propria indagine e affronta un passato “che era lì in agguato, pronto a piombargli addosso” fino a scoprire che cosa si cela dietro la scomparsa e colmare – a suo rischio e pericolo, e non solo – il grande vuoto alle origini della sua vita…