Persa in mezzo al mare, nel gelo dell’acqua, unica superstite su 45 persone. Questa è la storia di Yasmine, 11enne della Sierra Leone sopravvissuta all’ennesimo disperato naufragio di chi attraversa il mare sperando. Yasmine è stata subito assistita dai soccorritori a bordo del veliero Trotamar III, della Ong tedesca Compasscollective, che l’hanno tratta in salvo al largo di Lampedusa.
Francesco Martino“E’ Natale siate buoni”, era lo spot che girava, in TV, tempo fa. Questo fa pensare il salvataggio dell’unica superstite di un naufragio, in cui hanno perso la vita 44 persone, una bambina di undici anni, originaria della Sierra Leone. Aggrappata a due salvagenti improvvisati, creati con vecchie camere d’aria, e a un giubbotto di salvataggio in mezzo al mare, in condizioni meteo avverse, è riuscita a salvarsi. Rimasta tre giorni in balia di vento forte, oltre 23 nodi e onde alte 2,5 metri è stata salvata dal veliero della Compass Collective, organizzazione tedesca della flotta, al comando del capitano Matthias Wiedenlübbert. Come al solito, dopo i naufragi, la Guardia Costiera ha avviato le operazioni di perlustrazione dell’area in cerca delle 43 persone, che erano con lei sulla barca e ormai senza più possibilità di essere salvati.
Anche questi inghiottiti dal mare, mentre in tutta Europa si creano sempre più ostacoli a chi vuole uscire dalla fame, da regimi autoritari che mettono in prigione chi si oppone e cercano altrove una vita migliore.
Adesso qualcuno griderà al miracolo, tutti avranno compassione di questa ragazza, che ha resistito in balia del mare. È successo dopo Cutro, l’anno scorso. Anche quando si è trovato un bambino di 3 anni sulla spiaggia.
Poi tutti a restare in silenzio, e spesso a favore di leggi che impediscono la fuga da questi paesi.
Si, nell’Europa che si fregia di essere la culla della Cristianità, molti governi, compreso il nostro, continuano a fare norme e leggi, sempre più dure e restrittive per impedire che le navi dei volontari delle ONG possano dare un aiuto, che dovrebbe essere compito degli stessi Stati. Cristiani a giorni alterni, verrebbe da dire. Non si fermano nemmeno davanti al dramma della Siria, adesso i governi europei bloccheranno i procedimenti per accogliere chi era fuggito, sperando che il nuovo governo, insediatosi, faccia diventare la Siria, paese accogliente.
Foraggiamo milizie e polizie dei paesi africani, da dove partono i rifugiati, e affidano loro il compito di farli morire nei deserti, oppure di caricarli su barche di fortuna, forniti dagli stessi, nella speranza che al resto ci pensino le tempeste.
Si criminalizzino le ONG che sostituiscono agli Stati, invece di ringraziarle, che si occupano degli ultimi, come è scritto nei libri delle Cristianità. La procura di Agrigento ha fatto sapere che aprirà un’indagine per naufragio colposo. Contro l’unica superstite? L’accuseranno di essersi salvata? Tra legge degli uomini e quella del Cristo non c’è attinenza. In questi giorni tutte le famiglie si riuniranno per ricordare l’evento, che più di 2000 anni fa, ha dato una svolta all’Uomo.
Si ricordino che il Nazareno era Palestinese e non era biondo, e accoglieva tutti.