La Fondazione Agnelli riconosce il Liceo Scientifico Zanotti Bianco e l’Iss Oliveti – Panetta del Polo Liceale, tra i migliori licei della Provincia Reggina.
Grande soddisfazione per Liceo Scientifico “Zanotti Bianco” di Gioiosa Jonica e l’IIS “Oliveti – Panetta” di Locri, facenti parte del Polo Liceale della Locride, guidato dalla Dirigente Carmela Rita Serafino, che risultano, secondo la Fondazione Agnelli, tra i migliori Licei del Reggino. Il progetto della Fondazione Agnelli individua, per ogni Istituto di Istruzione Superiore un indice Fga, che confronta la media dei voti agli esami universitari dei diplomati di ogni scuola con i crediti ottenuti, dando un peso del 50% ad ognuno dei due indicatori. L’IIS “Oliveti – Panetta”, con i suoi percorsi: liceo classico ordinario e il corso Cambridge, nonché i diversi indirizzi del Liceo artistico annesso: architettura e ambiente, arti figurative, arte della scultura, arte grafico – pittorico, plastico – pittorico e design dell’oreficeria, offre una formazione, oltre che classica, con particolare importanza alle lingue antiche e al pensiero filosofico, anche artistica e creativa. Del resto non poteva essere altrimenti, viste le nostre antiche origini elleniche, che hanno dato gloria alla nostra terra locridea, come a tutto l’Occidente.
Il connubio tra liceo classico e liceo artistico, fa sì che le antiche tradizioni si fondano con l’estetica, l’armonia, l’estro, qualità che hanno accompagnato i nostri avi nel rendere la loro civiltà mitica e leggendaria. E’ una scuola che abitua all’insaziabilità della conoscenza, aiuta ad avere un buon metodo di studio ed i mezzi adatti per frequentare qualsiasi corso universitario. Inoltre si cura di formare lo spirito critico, regalando la sicurezza per declamare il proprio pensiero anche dinanzi un vasto pubblico. Permette, anche, di esprimere ciò che si ha dentro e quelle che sono le proprie passioni, perché non studia un mondo morto (come si è soliti erroneamente pensare), ma un mondo in continua maturazione ed evoluzione, che fonda le sue radici nei grandi pensatori antichi, i quali sono alla base della nostra cultura. Il Liceo Scientifico “Zanotti Bianco”, con annesso il Liceo Sportivo, conferisce, anch’esso, una formazione completa e ben strutturata, perché fornisce la miglior preparazione possibile. Le tante materie permettono di acquisire una cultura ampia e approfondita, che abbraccia molti campi, anche umanistici, insegnati ad alti livelli. La preparazione scientifica fornisce, inoltre, solide basi in biologia e matematica, con un ottimo metodo di studio. Infatti, si assimila e si consolida un modo di studiare tale, per cui l’approccio con qualsiasi università sarà molto semplice, con una elasticità mentale tale da formare professionisti pronti per il mondo del lavoro di oggi e per quello di domani. Allo “Zanotti Bianco” si acquisiscono moltissime competenze utili nel mondo del lavoro, quali il problem solving, le capacità di ricerca e di analisi, e quelle di applicazione.
Se poi, il tutto è affiancato dal Liceo Sportivo, diventa un’importante opportunità per coniugare un’approfondita e armonica cultura, sia in ambito scientifico che umanistico, attraverso la promozione del valore educativo dello sport. Diventa un modello educativo che riconosce il valore aggiunto della pratica sportiva nei processi formativi, per la costruzione di competenze e di personalità in cui si vuole sottolineare l’unicità del fenomeno sport, non in termini addestrativi o ricreativi, ma in una dimensione pedagogica e culturale. Un prestigioso riconoscimento, che mette in risalto le preziose realtà scolastiche della Locride, che aiutano ad infondere nei giovani quell’orgoglio che possa permettere loro di sentirsi parte integrante del proprio territorio, suscitando idee e propositi nel segno del miglioramento e non dell’abbandono. “Tutto il male che si dice della scuola fa dimenticare il numero dei bambini che ha salvato dalle tare, dai pregiudizi, dall’ottusità, dall’ignoranza, dalla stupidità, dalla cupidigia, dall’immobilità o dal fatalismo delle famiglie” (Daniel Pennac).