Spiace dover constatare ancora una volta come il ruolo proprio dell’opposizione venga esercitato con forme, modalità e tempistiche improprie e irrituali dal gruppo di minoranza “Siderno 2030” che insieme al gruppo consiliare di maggioranza del Partito Democratico appare sempre più interessato a destare inutili allarmi mediatici piuttosto che a proporre soluzioni a questioni di interesse generale
Adombrare dubbi sull’operato di «un sistema amministrativo che – per citare l’espressione usata nella nota stampa di “Siderno 2030” – sembra cedere alla noncuranza e all’inefficienza» rincarando la dose con un generico «atto di accusa» contro tale sistema, è quanto di più antipolitico e improduttivo di effetti positivi per i cittadini si possa fare, inducendo i lettori della loro nota ad assimilare chi è stato eletto per sedere sugli scranni di opposizione del consiglio comunale (anche per lavorare nelle commissioni consiliari) a chi, per partito preso o inettitudine, si limita a qualunquistiche affermazioni del tenore di quelle che è possibile sentire nei bar, sui marciapiede o, peggio ancora, tra gli indistinti ruggiti dei leoni da tastiera sui social network.
Nemmeno nei recenti aggiornamenti al Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali, infatti, c’è traccia, tra gli strumenti necessari a esercitare il ruolo delle minoranze, del generico “atto di accusa” formulato a livello mediatico da “Siderno 2030”. Tra le prerogative dei consiglieri comunali, come è noto, ci sono interrogazioni, interpellanze, mozioni e altri atti di sindacato ispettivo. E proprio rispondendo a una interrogazione presentata dai gruppi di minoranza lo scorso mese di agosto, l’Amministrazione Comunale aveva indicato in maniera puntuale le tempistiche di inizio e conclusione dei lavori relativi all’intervento di bonifica e messa in sicurezza permanente della fiumara Novito, finanziati dal PNRR per complessivi € 6.887.500, evidenziando l’attenzione rivolta alle scadenze di tutti i finanziamenti e rispettando quanto espressamente previsto dal Decreto Legislativo 36/2023 (Codice dei Contratti Pubblici) e dalle norme e linee guida del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Come è altrettanto noto, tra l’approvazione dello schema di accordo per la realizzazione degli interventi di bonifica e ripristino ambientale (comunicato dal Dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente lo scorso 9 gennaio) e l’inizio dei lavori, la legge prevede numerosi passaggi propedeutici, che il movimento “Siderno 2030” finge di ignorare, cedendo alla tentazione di buttarla in caciara, specie quando scrive, con una massiccia dose di demagogia, che «a ottobre, il gruppo è stato costretto a riproporre la questione, ribadendo ancora una volta l’importanza di temi che riguardano da vicino la vita dei cittadini, in particolare gli abitanti della zona intorno alla fiumara Novito, ammorbati una settimana sì e l’altra pure, dai fumi e dalle pericolose esalazioni provocate dai frequenti incendi durante i quali si brucia di tutto, questione che evidentemente sta poco o per nulla a cuore a chi amministra». Espressioni, quelle usate da “Siderno 2030” che si commentano da sole. Così come la volontà dichiarata di «sollecitare azioni concrete sulla bonifica del Novito» e le accuse di noncuranza e inefficienza del sistema amministrativo.
Proprio perché la bonifica del Novito sta molto a cuore all’Amministrazione Fragomeni, e considerato che dalla sottoscrizione della convenzione all’inizio dei lavori, non basta, come in maniera subdola vorrebbe lasciare intendere “Siderno 2030”, un “click” sui social network, giova ricordare che il Settore “Lavori Pubblici” dell’Area 3 del Comune è costantemente e alacremente impegnato a ultimare la predisposizione degli atti di gara necessari all’affidamento dei servizi tecnici di progettualità, condizione indispensabile per poter, successivamente, affidare e svolgere i lavori di bonifica del sito. Tutto ciò è possibile poiché è stato completato il processo di caratterizzazione dei rifiuti, indispensabile attività preliminare compiuta in tempi rapidi. Tutto, dunque, è in linea con le tempistiche dettate dal PNRR. La procedura di affidamento seguirà quanto previsto dal Codice dei Contratti Pubblici per questo genere di servizi e per il loro ammontare. Si provvederà in tempi brevi, sulla scorta di tutti gli elementi acquisiti in fase di caratterizzazione dei rifiuti, a indire una procedura di gara aperta, col criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, per affidare i servizi tecnici relativi a tutte le fasi del procedimento a dei professionisti altamente specializzati sulla bonifica dei siti inquinati. Proprio perché questa Amministrazione non intende farsi sfuggire questa grande opportunità per bonificare l’area della fiumara che ricade sul territorio di Siderno, dopo il completamento della progettazione, si procederà all’avvio dei lavori che saranno affidati con la modalità più celere contemplata dalla vigente normativa. Giova ricordare che i lavori comprenderanno l’installazione dell’impianto di videosorveglianza per prevenire il ripetersi dell’abbandono indiscriminato di rifiuti, anche ingombranti, e la chiusura di tutte le vie d’accesso abusivamente realizzate e usate finora dagli sconsiderati che li scaricano sul Novito.
Giusto per rimarcare la distanza tra le generiche asserzioni di “Siderno 2030” e la realtà dei fatti. E tra il richiamo alla «responsabilità verso i cittadini di Siderno» contenuto nel loro scritto e l’esercizio della stessa che spetta a chi amministra con coscienza e, appunto, responsabilità come la Giunta Fragomeni.