Il gruppo Siderno 2030, ripubblica una nota che aveva già pubblicato nell’agosto scorso, assieme al gruppo “La Nostra Missione”, sul deposito dell’interrogazione a risposta scritta per le tempistiche dell’inizio e della conclusione dei lavori della bonifica del sito Fiumara Novito.
Siamo costretti a replicare alla brutta caduta di stile di alcuni consiglieri di maggioranza, per evidenziare una profonda insoddisfazione verso un’amministrazione, di cui questi soggetti fanno parte, che sembra navigare nella più totale inadeguatezza e superficialità. Il gruppo Siderno 2030, nell’agosto scorso, assieme al gruppo “La Nostra Missione” aveva depositato una interrogazione a risposta scritta in cui si chiedevano notizie, sulle tempistiche dell’inizio e della conclusione dei lavori della bonifica del sito Fiumara Novito, se ci fossero ostacoli che avrebbero potuto causare ritardi nell’avvio o nel completamento dei lavori e infine, quali garanzie l’amministrazione avrebbe messo in campo per rispettare le stringenti scadenze previste dal PNRR. Tale attività è stata posta in essere anche nella speranza che l’Ente si attivasse con risposte e azioni concrete. Tuttavia, la risposta è risultata essere molto vaga, per nulla soddisfacente mentre di azioni concrete non se sono viste proprio. Tanto che, a ottobre, il gruppo è stato costretto a riproporre la questione, ribadendo ancora una volta l’importanza di temi che riguardano da vicino la vita dei cittadini, in particolare degli abitanti della zona intorno alla Fiumara Novito e non solo, ammorbati una settimana si e l’altra pure, dai fumi e dalle pericolose esalazioni provocate dai frequenti incendi durante i quali si brucia di tutto, questione che evidentemente sta poco o per nulla a cuore a chi amministra.
Questo atteggiamento di totale indifferenza e immobilismo da parte dell’amministrazione getta un’ombra inquietante su come viene gestita la cosa pubblica. Dopo tutto questo tempo, senza alcun aggiornamento procedurale e con una risposta scritta che si è limitata a dispensare solo generiche promesse, i consiglieri di minoranza si trovano nella posizione di dover sollevare dubbi legittimi e manifestare grande preoccupazione, anche in virtù dei gravi precedenti che hanno visto perdere importanti finanziamenti proprio per il mancato rispetto delle tempistiche, come è successo per il finanziamento di euro 3milioni e 200mila che avrebbe dovuto consentire la costruzione ex novo di un asilo di nuova generazione. Fingere di rispondere a domande importanti con semplici dichiarazioni di intenti non basta e, anzi, aumenta il sospetto che manchi una vera strategia per affrontare i problemi della comunità. Ci chiediamo, inoltre, come mai per alcuni interventi persiste una pericolosa assenza di qualsiasi misura per garantire il rispetto delle scadenze, tale da mettere in pericolo i finanziamenti stessi, mentre per altri si procede alla velocità della luce? Quale il motivo di questo diverso modo di procedere?
Che dire di un’amministrazione che si permette di ignorare il proprio dovere di trasparenza e di rendere conto? Cosa pensare di un’amministrazione che non si preoccupa minimamente di rispettare le proprie promesse e di rispondere in modo adeguato e tempestivo alle esigenze di chi rappresenta? La nostra replica quindi non è una semplice richiesta di informazioni, ma un atto di accusa contro un sistema amministrativo che sembra cedere alla noncuranza e all’inefficienza. Questo non è solo un problema di scarsa efficienza; è un chiaro segno di irresponsabilità e disprezzo verso le necessità e le richieste dei cittadini. Chiediamo trasparenza, chiediamo serietà e chiediamo soprattutto che si prenda atto della responsabilità verso i cittadini di Siderno. I consiglieri del gruppo Siderno 2030 non si limitano a fare la loro parte, ma richiamano con forza l’amministrazione a svegliarsi dal torpore in cui sembra essersi adagiata. Se il rispetto delle scadenze e l’efficienza amministrativa sono diventati opzionali per chi governa, il diritto di critica della minoranza che, osserva, vigila, rappresenta e difende gli interessi della collettività, non lo è.