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mercoledì, Novembre 6, 2024
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Trump sarà il prossimo Presidente degli Stati Uniti d’America

Dopo aver vinto in North Carolina, Georgia e Pennsylvania, Donald Trump nella notte italiana si è proclamato vincitore. La vittoria è stata determinate in quei paesi cui era in bilico e incerta la presenza dei democratici o dei repubblicani. Cosa cambia per il mondo adesso?

Negli Stati Uniti tutti gli stati hanno ormai chiuso i seggi per le elezioni presidenziali ed è adesso in corso lo spoglio degli ultimi voti, anche se ormai sembra certa la vittoria del candidato Repubblicano ed ex Presidente Donald Trump. Trump ha vinto o è fortemente in vantaggi in tutti e sette gli stati in bilico: quei paesi che sono i più contesi tra lui e la sua sfidante Democratica Kamala Harris. Trump è già stato dichiarato vincitore in North Carolina e in Georgia, entrambi stati con 16 grandi elettori. Con la vittoria anche in Pennsylvania è arrivato a 267 grandi elettori sui 270 necessari. Quella che tutti pensavano essere una sfida fino all’ultimo voto con la Harris, si è rivelata invece una vittoria totale già dalle prime ore del mattino. 

I Repubblicani hanno anche conquistato la maggioranza in Senato con uno spostamento importante verso destra per gli equilibri di Washington. La rielezione di Trump riguarda anche noi dall’altra parte dell’oceano, perché la sua presenza avrà molte conseguenze sulla politica estera americana. È da sempre noto che Trump abbia avuto in passato dei rapporti tesi con l’Europa, ha criticato i paesi Nato, come anche l’Italia, perché non spendono abbastanza per la propria difesa, toccando così agli Stati Uniti sobbarcarsi il peso della protezione dei confini.  Durante la campagna elettorale ha detto che metterebbe subito fine alla guerra in Ucraina, tagliando gli aiuti militari a Kiev.  Sulla scia del mondo asiatico, Trump probabilmente continuerà la strategia del Pivot to Asia, che punta al contenimento della Cina, imponendo dazi sui prodotti cinesi per un valore oltre 300 miliardi di dollari e favorendo il commercio con gli altri paesi anti-cina: India, Giappone, Corea del Sud e paesi del Sud Est Asiatico. Anche in Medio Oriente potrebbe essere il caos adesso. Nel 2018 Trump ha rotto l’accordo nucleare con l’Iran, suo avversario strategico nella regione. In chiave anti Iran, si è esposto nella guerra tra Israele e Palestina dalla parte di Israele. E proprio per accentuare la sua avversità, cercherà di rilanciare “gli Accordi di Abramo”. Se in Asia e in Europa c’è un generale malcontento, negli Stati Uniti oltre Trump, c’è già chi festeggia, perché il magnate americano Elon Musk nella notte aveva già commentato la vittoria di Trump sulla piattaforma X: “Game, set, match” ha scritto in un tweet il numero uno degli sponsor della campagna elettorale di Trump, che è stato al suo fianco durante tutto questo anno.

Nonostante lo spoglio non sia ancora terminato sono già arrivate le prime congratulazioni da parte del mondo. Benjamin Netanyahu e dice: «Una grande rimonta, un nuovo inizio per l’America e per l’alleanza con Israele». Arriva anche il messaggio del Presidente francese Emmanuel Macron: «Pronto a lavorare con lui come prima, con rispetto e ambizione.» Giorgia Meloni: «A nome mio e del Governo italiano, le più sincere congratulazioni al Presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump. Italia e Stati Uniti sono Nazioni “sorelle”». Matteo Salvini ha commentato così in Radio Rtl 102.5 «Sono felice perché una parte della vittoria è anche di Elon Musk, perché sono un sostenitore del futuro e dell’innovazione. Anche per l’Italia e per l’economia italiana, questa vittoria di Trump è una buona notizia.» Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si congratula con Trump per la sua «impressionante» vittoria. Il premier britannico, Keir Starmer si è congratulato con Donald Trump per la sua «storica vittoria elettorale» nelle presidenziali Usa, sottolineando di «non veder l’ora di lavorare» con lui. La Cina auspica «rispetto reciproco e coesistenza pacifica.» Anche Ursula Von der Leyen ha commentato a caldo questi momenti: «Usa e Ue più che semplici alleati.»

Tutti hanno detto la loro, Kamala Harris però non si è ancora pronunciata, non ha ancora riconosciuto la sconfitta, e attende i risultati ufficiali.

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