Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 24 ottobre.
Accadde che:
1917 (107 anni fa): inizia la battaglia di Caporetto, uno scontro combattuto durante la Prima guerra mondiale, tra le forze congiunte degli eserciti austro-ungarico e tedesco contro il Regio Esercito italiano. L’attacco portò alla più grave disfatta nella storia dell’esercito italiano, tanto che, nella lingua italiana, ancora oggi il termine “Caporetto” è usato per indicare, per antonomasia, una sconfitta disastrosa. La sconfitta portò a immediate conseguenze politiche e militari, con l’avvicendamento del generale Luigi Cadorna con il generale Armando Diaz. Le unità italiane si riorganizzarono abbastanza velocemente e fermarono le truppe austro-ungariche e tedesche nella successiva prima battaglia del Piave, riuscendo a tenere a oltranza la nuova linea difensiva su cui aveva fatto ripiegare Cadorna.
1929 (95 anni fa): avviene il crollo della borsa di New York, con circa tredici milioni di azioni che vengono contrattate e che precipitano. Si scatenò un’ondata di panico, sostenuta dalle allarmanti notizie di suicidi di agenti di Borsa e di banchieri. La bufera a Wall Street durò diverse settimane e innescò una corsa a ritirare il denaro depositato nelle banche. Molte di queste, soprattutto le più piccole, non furono in grado di soddisfare le richieste e quindi fallirono. Il crollo di Wall Street e il fallimento di migliaia di banche colpì certamente molti possessori di grandi capitali, ma si abbatté anche su tanti piccoli risparmiatori che videro svanire i loro modesti pacchetti azionari o i loro depositi bancari. Il crollo della borsa non fu la causa principale della crisi, ma sicuramente concorse a inasprirla, portando alla rovina centinaia di migliaia di famiglie. Il ribasso continua fino all’8 luglio 1932, quando l’indice raggiunge 58 punti. Poiché gli Usa erano il centro di gravità dell’economia mondiale, fatta eccezione per la Russia, la crisi si diffuse in tutti i paesi capitalistici.
Scomparso oggi:
1957 (67 anni fa): muore, a Montecatini Terme, Christian Dior stilista. Nato, a Granville (Francia), il 21 gennaio 1905 è considerato fra gli stilisti più famosi del XX secolo. Dapprima lavorò come illustratore di moda, poi come un assistente di moda a Parigi. La “Ligne Corolle” o “New Look”, come la chiamarono i giornalisti del settore, fu la sua prima e più rivoluzionaria collezione. Era caratterizzata dalla rotondità delle spalle, dall’enfasi donata al busto e dal risalto dato alla vita stretta, nonché da gonne a forma di campana di materiale sontuoso. Dior, in seguito, ammise di essersi ispirato agli eleganti vestiti che indossava sua madre. È stato il responsabile principale del ritorno di Parigi come “capitale” del mondo per la moda, dopo che aveva perso la sua importanza durante la Seconda Guerra Mondiale. Nonostante ciò, ci furono molte critiche nei confronti della sua moda, soprattutto da parte delle femministe. L’accusa principale era quella di aver riportato le donne ad un ruolo decorativo e quasi subalterno, mentre altri erano scioccati dall’uso stravagante di ornamenti e dal metraggio di tessuto, dato che a quell’epoca il vestiario era ancora razionato. Dopo questa collezione, ne creò ancora di numerose, perseverando attraverso di esse nel discorso intrapreso con quelle precedenti. Dior stabilì un modello di donna improntato al romanticismo e ad un look estremamente femminile, attraverso il quale enfatizzò il lusso, talvolta a discapito del comfort. Morì, improvvisamente, a soli 52 anni e, come si dice spesso per i geni, quello che aveva da dire riuscì ad esprimerlo compiutamente, tanto da fare del suo nome un sinonimo di classe e di lusso.