Un neonato di pochi giorni è morto all’Ospedale dell’Annunziata di Cosenza. Il bimbo sarebbe morto a causa di difficoltà respiratorie, i genitori lo hanno subito trasportato in Ospedale ma purtroppo non c’è stato niente da fare.
Un neonato di pochi giorni è morto, per cause in corso d’accertamento, a seguito di un malore verificatosi mentre si trovava adagiato nella sua culla. Il bimbo sarebbe morto a causa di difficoltà respiratorie. La famiglia vive a Bocchigliero, un centro della Sila grande. Quando i genitori si sono resi conto che il neonato stava male hanno chiamato il 118 ma, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza, hanno deciso di portare il figlio in Ospedale con la loro auto. Il neonato, però, è deceduto durante il tragitto. Il padre del neonato ha presentato una denuncia alla Polizia. L’uomo ha riferito agli investigatori che quando è stato dimesso dall’ospedale dell’Annunziata di Cosenza, dove era stato dato alla luce, il figlio aveva qualche linea di febbre.
Il padre del neonato ha presentato una denuncia alla Polizia. L’uomo avrebbe riferito agli investigatori che, al momento delle dimessioni dall’ospedale dell’Annunziata di Cosenza, dove era stato dato alla luce, il figlio aveva qualche linea di febbre. Il messaggio di cordoglio dalla pagina istituzionale del Comune di Bocchigliero: «Oggi è una giornata di immenso dolore per la nostra comunità. Nelle prime ore del mattino, abbiamo appreso con sgomento della tragica scomparsa del piccolo Marco. La nascita di un bambino è un momento di grande gioia per i genitori, familiari e per la Comunità che lo accoglie, purtroppo ciò non è accaduto con il piccolo Marco, volato in cielo troppo presto lasciando un vuoto incolmabile per i suoi genitori e la sua famiglia, una tristezza infinita come un senso di oppressione è calata sull’intera Comunità. Non ci sono parole che possiamo dire o scrivere per lenire l’immenso dolore dei suoi cari in questo momento, tutto diventa surreale e secondario, l’unico gesto che possiamo fare come Comunità è dare il nostro abbraccio ai suoi cari e raccoglierci nella speranza che in una vita oltre quella che conosciamo, questo piccolo angelo possa correre felice e spensierato. Vola, vola piccolo angelo, più in alto che puoi».