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venerdì, Novembre 22, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data dell’11 Ottobre.

Accadde che:

1962 (62 anni fa): Papa Giovanni XXIII riunisce un concilio ecumenico della Chiesa cattolica romana, a 92 anni di distanza dall’ultimo, all’interno della basilica di San Pietro in Vaticano. Giovanni XXIII si era reso conto che il modo di presentarsi e vivere della Chiesa non era più rispondente al modo di vivere e di sentire delle nuove generazioni. Era necessario rivedere e rivitalizzare tutta l’azione della Chiesa in relazione ai cambiamenti epocali e renderla più attuale al momento storico che si stava vivendo. Il Vangelo doveva parlare alla gente. Così sia nei due anni e mezzo preparatori che nei quattro anni di svolgimento del Concilio furono esaminati e discussi quasi tutti gli aspetti della vita della Chiesa: la liturgia, la relazione con il laicato, la centralità della Parola, il rapporto tra Chiesa e mondo, l’ecumenismo, il ruolo della donna nella Chiesa e nella società, ed altro ancora. Con il Concilio si è fatta strada la consapevolezza che lo Spirito è presente nella Chiesa tutta.

1971 (53 anni fa): John Lennon pubblica il singolo “Imagine”. Siamo nel pieno della Guerra in Vietnam, con il mondo diviso in due dalla logica della “guerra fredda”. Di fronte a questo scenario la gente, e i giovani soprattutto, manifestano in mille modi il loro desiderio di pace. Il brano dell’ex leader dei Beatles risponde pienamente a questa richiesta, invitando a guardare a un futuro possibile, pur se da una condizione di sognatore. Ciò ne farà un inno universale di pace per le giovani generazioni di ogni tempo. Il pezzo scalerà immediatamente tutte le classifiche e a decenni di distanza sarà votata all’unanimità come “Canzone del secolo”. Alla canzone e alla memoria di John sarà dedicato l’Image Peace Tower, un fascio di luce che dall’ottobre 2007 verrà proiettato nei cieli dell’Islanda, per volere di Yoko Ono.

Nata oggi:

1884 (140 anni fa): nasce a New York, Anna Eleanor Roosevelt attivista e first lady statunitense. Dal 1933 al 1945, nel suo ruolo di First lady, sostenne e promosse le scelte e la linea politica del marito, il presidente Franklin Delano Roosevelt, nota come New Deal. Il padre è Elliott Roosevelt, fratello del Presidente Theodore Roosevelt, la giovane Eleanor rimane presto orfana e in seguito alla morte dei genitori, viene cresciuta dalla nonna materna Mary Ludlow. L’ambiente familiare in cui si ritrova non è proprio favorevole: spesso le viene manifestata ostilità. Si lamenta della situazione con sua zia Anna “Bamie” Cowles (sorella di Theodore), la quale decide di portarla via dagli Hall. È lo zio Ted ad accoglierla nella sua casa di Sagamore Hill, dove riceve invece adeguata attenzione. In tale ambito domestico, in occasione di una festa natalizia, incontra il cugino e futuro marito Franklin Delano Roosevelt. In seguito, viene mandata a studiare in Inghilterra, presso una scuola femminile nei dintorni di Londra, dove rimane dal 1899 al 1902. Tornata negli Stati Uniti d’America, inizia a frequentare il cugino Franklin, studente di Harvard, il fidanzamento ufficiale arriva l’anno dopo, nel 1903. La madre di Franklin è contraria all’unione dei due ragazzi e tenta di separarli mandando il figlio a fare un lungo viaggio con degli amici. Tuttavia la maggior parte del resto della famiglia è favorevole al matrimonio, tanto che lo zio Theodore Roosevelt, scrive una lettera a Franklin sostenendolo nella sua scelta. I due giovani si sposano il 17 marzo 1905, è il presidente Theodore Roosevelt ad accompagnare la sposa all’altare. Durante il periodo della presidenza del marito nel suo ruolo di First lady, è, tra le prime femministe in terra d’America, molto attiva nel sostenere il movimento americano per i diritti civili e i diritti degli afroamericani. È particolarmente attiva in patria durante la Seconda guerra mondiale, dove dirige un comitato nazionale di difesa civile: sono innumerevoli le sue visite ai centri civili e militari in segno di solidarietà e sostegno morale. Il suo impegno è concreto e si concentra in particolare, affinché gli afroamericani e le donne ottengano maggiori opportunità. Anche in avanzata età non smette di dare il suo appassionato appoggio alla causa dei diritti umani, fino alla sua morte, che giunge, a New York, il 7 novembre 1962.

 

 

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