fbpx
mercoledì, Ottobre 9, 2024
spot_imgspot_img
HomeattualitàEchi e memorie di Mare, ricordi tra le onde

Echi e memorie di Mare, ricordi tra le onde

In un lembo di Calabria dove il mare accarezza dolcemente la terra, sorge Marina delle Carezze, un piccolo borgo di pescatori, testimone silenzioso di un tempo che fu. Le sue coste, un tempo scarsamente abitate, ora deserte e solitarie, hanno visto albe e tramonti di nuove vite, tessendo la storia dei suoi abitanti con il filo dell’eterno ritorno delle onde.

Ricordi tra le Onde, un racconto di Nicodemo Vitetta

Nella Marina delle Carezze di un tempo, le case si affacciavano timide sulla costa, come perle sparse su un manto di sabbia. Il mare, con il suo abbraccio salato, era compagno di giochi e confidente di segreti. Le giornate seguivano il ritmo lento e costante delle onde, mentre i gabbiani danzavano al vento, cantando la melodia dell’alba. Negli anni passati, la vita scorreva semplice in quelle dimore modeste, dove il vento giocava con le pareti scrostate e la pioggia a volte osava sfidare la resistenza dei tetti. Ma ogni casa, con i suoi angoli vissuti, era custode di storie tessute di sale e di vento. Gli uomini, figli e nipoti di quel mare capriccioso, portavano sulle mani i segni delle reti e negli occhi il sogno di orizzonti lontani. Narravano di uomini perduti nelle profondità marine e di come i loro avi avessero solcato i mari, intrepidi navigatori e abili mercanti. La vita del borgo era un intreccio di tradizioni e festività, quando la musica si spandeva per le strade come un fiume in piena, e le risate erano l’eco di un popolo unito dall’amore per la propria terra. Le donne, con le loro mani sapienti, preparavano leccornie che sapevano di mare e di sole, mentre gli uomini si sfidavano in competizioni di abilità marinara, orgogliosi della loro arte.

Col passare del tempo, il volto di Marina delle Carezze si trasformò. I turisti, attratti dalla bellezza incontaminata delle spiagge e dal respiro della storia che aleggiava tra le rovine di quel luogo magico, giunsero numerosi. Le antiche dimore dei pescatori subirono il tocco del nuovo, trasformandosi o cedendo il posto alle accoglienti strutture turistiche, e il lungomare si animò di nuove luci e suoni. Le generazioni più anziane, eredi dell’amore per il mare, si aprirono a nuove strade nel turismo nascente. Gli uomini, seguendo l’esempio dei padri, avviarono attività con barche e pescato fresco, mentre le donne offrivano ai visitatori le famose conserve, gioielli di sapori locali. Oggi, Marina delle Carezze si presenta diversa agli occhi del mondo, ma resta immutata nell’anima di chi la conobbe. Le storie di famiglia si fondono con quelle del paese, e ogni estate, sotto il sole che brucia il cielo e il mare che chiama a sé, riecheggiano i ricordi di un’infanzia intrisa di semplicità, di scoperte, di legami indissolubili e di un amore profondo per questo angolo di Calabria.

- Spazio disponibile -
- Spazio disponibile -
- Spazio disponibile -
ARTICOLI CORRELATI

Le PIU' LETTE