L’ex ministro Sangiuliano, prima di dimettersi per i noti fatti, ha conferito ad alcune persone, a lui vicine per militanza e fiducia, incarichi importanti e l’opposizione (più quella mediatica di quella politica) sta sbavando a furia di urlare contro l’amichettismo.
Peccato che in precedenza il ministro ai Beni Culturali, Franceschini (oggi tra gli oppositori), si sia comportato, in analogo contesto e a Camere sciolte, allo stesso modo.
Due nomine per tutte (per non parlare degli amici messi nei CDA di importanti Banche), Giovanna Melandri alla presidenza del Maxxi e Nicola Lagioia a quella del Salone del Libro di Torino.
Risultato finale: Franceschini 82, Sangiuliano 18.
Diavolo Nero