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venerdì, Novembre 22, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 29 Agosto.

Accadde che:

1706 (318 anni fa): Pietro Micca salva eroicamente Torino durante l’assedio da parte delle forze franco-spagnole. In pieno assedio di Torino da parte dell’esercito francese, forze nemiche entrarono in una delle gallerie sotterranee della Cittadella, uccidendo le sentinelle e cercando di sfondare una delle porte che conducevano all’interno. Pietro Micca era di guardia ad una di queste porte insieme ad un commilitone. La tradizione narra che i due soldati sentirono dei colpi di arma da fuoco e capirono che non avrebbero resistito a lungo: decisero così di far scoppiare della polvere da sparo allo scopo di provocare il crollo della galleria e non consentire il passaggio alle truppe nemiche. Non potendo utilizzare una miccia lunga, perché avrebbe impiegato troppo tempo per far esplodere le polveri, Micca decise di impiegare una miccia corta, conscio del rischio che avrebbe corso. Istintivamente, quindi, allontanò il compagno con una frase che sarebbe diventata storica: “Alzati, che sei più lungo d’una giornata senza pane” e, senza esitare, diede fuoco alle polveri, cercando poi di mettersi in salvo correndo lungo la scala che portava al cunicolo sottostante. Micca morì travolto dall’esplosione e il suo corpo fu scaraventato a una decina di metri di distanza.

1885 (139 anni fa): Gottlieb Daimler brevetta la prima motocicletta. Descritto come “uno strumento di tortura”, la motocicletta fu un passo di Daimler verso il suo vero obiettivo, ossia l’invenzione di un veicolo a quattro ruote. Insomma, inventò il motociclo “incidentalmente”. Daimler aveva messo su nel capanno da giardino dietro la sua casa a Stuttgart un laboratorio sperimentale sin dal 1882. Assieme al suo impiegato, Maybach, svilupparono un motore compatto monocilindrico ad alta velocità, brevettato il 3 Aprile 1885. Il motore era dotato di un carburatore a galleggiante e non potendo sfruttare un’accensione a scintilla elettrica, sfruttava un tubo surriscaldato, in particolare un tubo di platino che sboccava nella camera di combustione, riscaldato esternamente da una fiamma. Aveva un basamento in alluminio. Il passo successivo fu quello di installare il motore per testare la sua compatibilità con un veicolo. L’obiettivo era quello di vedere cosa il motore fosse in grado di fare, non di creare un motociclo: si scelsero le due ruote solo perché il motore non era ancora abbastanza potente da muoverne quattro.

Scomparsa oggi:

1982 (42 anni fa): muore, a Londra, Ingrid Bergman attrice. Nata, a Stoccolma, il 29 agosto 1915 nel corso della sua carriera recitò in numerosi film sia europei che statunitensi. Quando Ingris ha appena tre anni perde la madre, fatto che le farà trascorre un’infanzia solitaria sola con il padre; a tredici anni si ritrova orfana di entrambi i genitori e viene adottata da parenti, che diventano suoi tutori. Studia presso la scuola del Reale Teatro Drammatico di Stoccolma, poi all’età di 20 anni conosce Peter Lindstrom, di professione medico dentista, con il quale nasce una storia d’amore. Peter la presenta a un dirigente dell’industria cinematografica svedese e Ingrid ottiene così una piccola parte in “Il Conte della città vecchia”. Grazie a questa parte viene notata dal regista Gustaf Molander, che prova a lanciarla in Svezia per fare di lei una grande promessa: in pochi anni, dal 1935 al 1938, interpreta più di dieci film, come il celebre “Intermezzo”, il film che la porterà ad Hollywood. Nel 1937 si unisce in matrimonio con Peter Lindstrom: l’anno seguente dà alla luce la figlia Pia Friedal. Intanto, il produttore David O. Selznick è intenzionato a girare una versione americana di “Intermezzo”. Ingrid Bergman viene così chiamata negli Stati Uniti e le viene offerto un contratto da sogno: per i successivi sette anni l’attrice svedese sceglierà personalmente i copioni da recitare, i registi e anche i partner. Nel 1942, recita nel film “Casablanca”, film destinato a entrare nella storia del cinema, diventando un classico di tutti i tempi. Nel 1943, arriva la prima nomination all’Oscar come migliore attrice per il film “Per chi suona la campana”. L’anno seguente vince la statuetta per il thriller “Angoscia”. La sua terza candidatura consecutiva all’Oscar come migliore attrice arriva per l’interpretazione di “Le campane di Santa Maria”. In seguito, si interessa alla nuova ondata di cinema che viene dall’Europa, e in particolare al neorealismo italiano. Dopo aver visto “Roma città aperta” e “Paisà”, scrive al regista italiano Roberto Rossellini una lettera dove si dichiara pronta a recitare per lui. Rossellini non si lascia scappare l’opportunità: ha un copione nel cassetto destinato originariamente all’attrice Anna Magnani sua compagna nella vita e ambientato a Stromboli, si precipita a Parigi, dove riesce a incontrarla e a proporle il progetto del film. Nel marzo 1949 parte la lavorazione di “Stromboli terra di Dio”. Il set è assediato da fotografi e giornalisti; cominciano a trapelare indiscrezioni sulla relazione sentimentale fra il regista e la sua interprete. Alla fine dell’anno la stampa pubblica la notizia della gravidanza della Bergman. Per l’opinione pubblica americana è uno scandalo enorme: Ingrid, fino a quel momento considerata una santa, diventa improvvisamente un’adultera da lapidare. Il marito chiede il divorzio e ottiene l’affidamento della figlia Pia, che a sua volta dichiara di non aver mai voluto bene alla madre. Nel 1950, Rossellini e Ingrid si sposano e nasce Roberto Rossellini Jr, detto Robertino. Intanto, esce nelle sale il film “Stromboli terra di Dio”: in Italia ottiene un buon successo, generato più che altro dalla curiosità, mentre negli Stati Uniti il film registra un fiasco clamoroso. Ingrid Bergman, nel giugno 1952, dà alla luce le gemelle Isotta Ingrid e Isabella. L’attrice riconquista lentamente le simpatie del pubblico: la stampa la ritrae in pose da casalinga e da mamma felice e la stessa afferma di aver trovato finalmente la serenità a Roma. Nel 1956 riceve dagli Stati Uniti una favolosa offerta da parte della Fox, che le offre di interpretare il ruolo di protagonista in una pellicola ad alto budget sulla superstite dell’eccidio della famiglia dello zar di Russia. Con questo ruolo nel film dal titolo “Anastasia” fa il suo ritorno trionfale a Hollywood dopo lo scandalo degli anni precedenti, vincendo addirittura l’Oscar come “Migliore attrice” per la seconda volta. L’unione con il regista Rossellini, intanto, è in crisi: l’italiano parte alla volta dell’India per realizzare un documentario e ne torna dopo qualche tempo con una nuova compagna, Sonali das Gupta. Nel 1978, Ingrid accetta con coraggio una duplice sfida: reduce da un intervento chirurgico e da una pesante chemioterapia per un tumore al seno, decide di calarsi nel difficile ruolo di una madre cinica ed egoista che ha anteposto la sua carriera all’affetto per i figli. “Sinfonia d’autunno”, sarà la sua ultima interpretazione per il cinema. Muore il giorno del suo 67esimo compleanno, chiedendo che le sue ceneri venissero sparse tra le acque svedesi.

 

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