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venerdì, Settembre 20, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 16 Agosto.

Accadde che:

1924 (100 anni fa): il cadavere di Giacomo Matteotti, deputato e segretario del Partito socialista unitario, rapito e ucciso dalla polizia fascista nel giugno dello stesso anno, viene ritrovato nelle campagne fuori Roma. Il 10 giugno Matteotti uscì di casa a piedi per dirigersi verso Montecitorio decidendo di percorrere il lungotevere Arnaldo da Brescia. Qui, secondo le testimonianze dei due ragazzini presenti all’evento, era ferma un’auto con a bordo alcuni individui, poi in seguito identificati come i membri della polizia fascista. Due degli aggressori, appena si accorsero del parlamentare, gli balzarono addosso. Ciò nonostante, Matteotti riuscì a divincolarsi buttandone uno a terra e rendendo necessario l’intervento di un terzo, che lo stordì colpendolo al volto con un pugno, gli altri due intervennero per caricarlo in macchina. Benito Mussolini ordinò la morte del leader socialista per mettere a tacere le sue denunce di brogli elettorali, attuati dalla dittatura nelle elezioni del 6 aprile 1924 e le sue indagini sulla corruzione del governo. Il 20 agosto alle ore 18, solo quattro giorni dopo il ritrovamento, partirà da Monterotondo il treno che riporterà a Fratta Polesine la bara con la salma. Migliaia di lavoratori, operai e contadini, assiepati ai bordi della ferrovia, renderanno omaggio in silenzio alla salma del deputato socialista barbaramente trucidato dai fascisti.

1972 (52 anni fa): a 230 metri dalle coste di Riace Marina, sono rinvenute a 8 metri di profondità le statue dei due guerrieri, che sarebbero diventate famose come i Bronzi di Riace. L’attenzione del subacqueo, Stefano Mariottini, fu attratta dal braccio sinistro di quella che poi sarebbe stata denominata statua A, unico elemento che spuntava dal fondo sabbioso. Per sollevare e recuperare i due capolavori, il Centro subacquei dell’Arma dei Carabinieri utilizzò un pallone gonfiato con l’aria delle bombole. Il 21 agosto fu recuperata la statua B, mentre il giorno dopo toccò alla statua A, che ricadde sul fondo prima d’essere portata al sicuro sulla spiaggia. Le due statue rappresentano il più importante ritrovamento archeologico del Novecento. La statua A, è una scultura alta 1,98 metro rappresentante un uomo giovane e forte in posizione stabile. La statua ha una posa naturale, non rigida; la testa è lievemente piegata verso il lato destro. Tutto l’apparato muscolare è tonico e teso, rappresentato nel momento della contrazione. La testa e il volto sono stati realizzati con tantissimi particolari. La statua B, invece, è di 1 cm più bassa della prima. La struttura e la posizione del corpo ricalcano in tutto e per tutto quella della statua A. Ma la testa presenta alcune differenze: la calotta cranica è liscia, non modellata e la bocca è chiusa. I bronzi di Riace sono la rappresentazione di due opliti, due guerrieri della fanteria pesante dell’antica Grecia. Non sono soldati qualsiasi però, perché la rappresentazione della nudità nell’antica Grecia è sempre stata riservata alle divinità, ragion per cui è possibile che si tratti di due eroi. Entrambe le statue sono state realizzate con la tecnica scultorea del bronzo, una delle più complesse. Oggi, sono esposte al pubblico presso il Museo Archeologico di Reggio Calabria.

Scomparso oggi:

1977 (47 anni fa): muore, a Memphis (Tennessee), Elvis Aaron Presley cantante, attore, musicista e ballerino. Nato, a Tupelo (Mississipi), la sua infanzia è povera e difficile: a soli sei anni, narra la leggenda, desidera una bicicletta che però è molto cara, così la madre Gladys decide di regalargli per il suo compleanno una chitarra trovata in un negozio dell’usato del valore di 12 dollari e 95 centesimi. Questo gesto fa nascere in Elvis la passione per la musica. A 13 anni si trasferisce con la famiglia a Memphis dove frequenta l’area di maggior cultura nera della città. Un giorno, Sam Phillips, della Sun Records, ascolta un brano di Elvis in un sottoscala e ne rimane folgorato; sborsa 4 dollari e firma il primo contratto con Presley. Agli inizi della sua carriera, il 3 aprile 1956, Elvis prende parte ad uno degli spettacoli TV più visti, il Milton Berle Show; 40 milioni di spettatori assistono entusiasti alle sue esibizioni, ma i milioni sono davvero molti per quanto riguarda i suoi guadagni e per le dimensioni di vendita dei suoi dischi. Anche il cinema si occupa di Elvis: arriverà a girare 33 film. Elvis “the Pelvis”, come lo chiamavano i suoi fans a proposito dei suoi piroettanti movimenti del bacino, all’apice della sua carriera sembrava un mito intramontabile: ovunque ragazzine in delirio pronte a lanciare gridolini isterici e indumenti intimi; le cronache di quegli anni narrano di una polizia in perenne difficoltà per garantire l’incolumità del cantante dopo ogni concerto. Un giorno incontra una ragazzina di 14 anni, Priscilla, un colpo di fulmine che il 1° maggio 1967 diventa un matrimonio. Esattamente 9 mesi dopo, il 1° febbraio 1968, nasce Lisa Marie. Elvis morì tragicamente a soli 42 anni. Il corpo senza vita fu ritrovato dalla sua compagna Ginger Alden e lo stesso giorno fu eseguita un’autopsia che la famiglia secretò, immediatamente, alimentando le voci sulle cause tragiche della morte del cantante.

 

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