Pubblichiamo lo sfogo dell’avvocato, Pino Mammoliti, dopo la morte di una donna, forse dovuta alla malasanità.
Pino Mammoliti
Un’ altra morte da fare pesare sulla coscienza sporca e infame di Occhiuto e Di Furia.
Ieri pomeriggio il papà di Monica telefona al 118 per chiedere aiuto e soccorso perché la figlia ha una crisi respiratoria e dolori e sta molto male. Gli operatori del 118 suggeriscono come predisporre i primi soccorsi in attesa che giunga l’ autoambulanza. Poco dopo giungeva il mezzo di soccorso ma senza il medico. La disperazione aumentava e Monica stava sempre più male, sotto gli occhi impotenti di familiari ed infermieri che non riuscivano a frenare le crisi sempre più forti. Dopo diverse chiamate giungeva da Taurianova il medico per meglio capire cosa e come fare per aiutare la paziente. Ma tutto si è rivelato drammaticamente inutile e poco dopo la donna moriva tra le braccia dei genitori. Non so se il medico si fosse trovato all’ interno dell’ autoambulanza il destino di Monica sarebbe stato diverso, quello che so è che tra l’arrivo del mezzo di soccorso ( sprovvisto di medico) e l’ arrivo di quest’ ultimo a casa di Monica è trascorso un tempo infinito e senza speranze, lasciando una donna lentamente morire a casa.
Spero che la Locride giudichi e tratti Occhiuto,la Di Furia, assessori, consiglieri regionali, sindaci, con tutta l’indignazione e il disprezzo che meritano.
Monica rimarrà nel ricordo di tanti di noi che l’ abbiamo conosciuta, sempre cordiale e sorridente con tutti. Spero che la sua prematura morte, rimorda nelle coscienze, sia pure sporche ed infami, di chi ancora oggi è indifferente rispetto al bisogno dei meno fortunati.