Mercoledì, 31 Luglio, alle ore 21:00, a Soverato”, è stata organizzata una raccolta firme contro l’Autonomia Differenziata.
In tutto il Paese è iniziata la raccolta firme contro la riforma dell’Autonomia Differenziata. Una riforma che differenzia solo i diritti tra i cittadini, che determina forti sperequazioni e che incide direttamente sul principio di Eguaglianza. Tale principio mira a garantire pari opportunità a tutti sostenendo con maggiori risorse e azioni positive chi si trova in una condizione di svantaggio. Tuttavia, la situazione attuale è ancora lontana da tale logica e questa riforma la sovverte completamente. Si tratta di un pericolo estremamente reale che determinerà un ulteriore abbassamento degli standard di vita nel Mezzogiorno. Oltre questa sciagurata riforma, infatti, sono già stati fatti numerosi tagli alla sanità e all’istruzione e altri ne sono previsti. Uno scenario che deve far preoccupare ognuno di noi. Innanzi all’eclissi dei servizi e al destino della nostra regione non dovrebbero esserci schieramenti e colori. Ma così non è stato. Molti politici nostri conterranei, primo fra tutti il Presidente della regione Occhiuto, hanno preferito vendere i propri corregionali in favore di logiche politiche e di potere. Le cittadine e i cittadini calabresi affrontano ogni giorno, nonostante l’impegno di lavoratrici e lavoratori, professioniste e professionisti, numerose difficoltà nell’accedere e nell’usufruire a determinati servizi, dalla sanità ai trasporti, dall’ambiente al welfare, passando per le possibilità di sviluppo economico.
Hanno diviso la popolazione in due categorie e lo hanno fatto anche con il supporto della politica locale sia quella che governa questa regione sia con l’ignavia, quando non il tacito assenso, di chi avrebbe dovuto opporsi. Infatti non vanno dimenticate le responsabilità dei partiti della cosiddetta opposizione, campolargo e simili che, in cerca di una nuova verginità, pensano di riuscir a rimuovere dalla memoria le loro azioni: dalla riforma del titolo V al più recente sostegno da parte del presidente del Pd, Stefano Bonaccini, ad “una forma” di autonomia differenziata. Ora, ci sarà sicuramente qualche politico con la memoria corta che cercherà di cavalcare l’onda dello sdegno a fini elettorali e per farsi pubblicità ma questa rimane la battaglia della gente, dei cittadini che amano la loro terra e non si rassegnano alla volontà e alle azioni di chi ci vuole servi per sempre, di coloro che coerentemente hanno sempre preso posizione e che vanno avanti senza ambiguità.
A gran parte delle nostre domande e davanti alla prova dei fatti molti politici non potrebbero e non saprebbero come rispondere. Per questo abbiamo bisogno di emanciparci dal voto di scambio, dalle promesse del politicante di turno, abbiamo bisogno di smetterla di considerare come favori quelli che in realtà sono nostri diritti poiché in questo preciso momento si smette di essere cittadini e si diventa servi. Per fare ciò dobbiamo ricominciare a interessarci alla gestione della res publica e non permettere di far scrivere il nostro futuro ad altri. Delegare enormi spazi di normazione e competenza alle regioni, non solo determina divari nei livelli delle prestazioni, ma implica una più marcata politica clientelare.
Di fronte alla messa in discussione dei diritti fondamentali garantiti a tutti e tutte dalla nostra Costituzione, ogni cittadino deve mobilitarsi, portare il suo contributo, in ogni città, in ogni piazza, prima che sia troppo tardi.
Kalibreria, che ha aderito al tavolo NO AD contro ogni forma di autonomia differenziata e che negli scorsi mesi ha dato vita ad attività per sensibilizzare la cittadinanza sul tema, vi invita a partecipare all’iniziativa prevista per Mercoledì 31 Luglio alle ore 21:00 in via Zumpano nella zona adiacente al lungomare Europa di Soverato organizzata dalla Filcams Cgil.
Durante la serata sarà possibile firmare per il referendum e dalle ore 22:00 ci sarà musica live. Un appuntamento per stare insieme e lottare per i nostri diritti, per mandare un messaggio forte a questo governo che ci considera e ci vorrebbe cittadini di serie B
Dobbiamo pretendere il rispetto della nostra dignità e non permettere al governo di lasciare un deserto nel quale noi dovremmo nuotare.
“Continuerai a farti scegliere o finalmente sceglierai”