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sabato, Novembre 23, 2024
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Sostegno alla Biblioteca Calabrese 

La Biblioteca Calabrese ha bisogno dell’aiuto di tutti i cittadini che credono che la cultura possa essere fonte di sviluppo culturale. La vicenda che ha vissuto oggi la Biblioteca Calabrese riempie di amarezza e nello stesso tempo stimola a non mollare. 

Da qualche tempo la sede della Biblioteca Calabrese è interdetta al pubblico a seguito di un’ordinanza del Comune perché manca il certificato anti incendio per il palazzo che è stato concesso all’Istituto in comodato d’uso. Nonostante ciò la Biblioteca da qualche tempo Ente del Terzo Settore (ETS), ha continuato a lavorare attraverso i sistemi elettronici, ha organizzato parecchi eventi culturali ed ha mandato avanti il progetto di digitalizzazione dei volumi antichi grazie ai Commissari prefettizi che gestivano il Comune che hanno dato autorizzazione ad utilizzare la sede sia al personale della Biblioteca che ai collaboratori del progetto. La settimana scorsa la Biblioteca ha ospitato per motivi di studio anche un professore italo americano.   

Oggi il neoeletto sindaco di Soriano Calabro ha inviato una delegazione di un falegname e un politico che ha comunicato alla direttrice dott.ssa Maria Teresa Iannelli che il Comune voleva immediatamente cambiare la serratura del portone della Biblioteca; una chiave l’avrebbe trattenuta l’Ufficio tecnico del Comune e l’altra l’avrebbe consegnata al Presidente della Biblioteca. La direttrice ha ringraziato per il fatto che il Comune faceva la cortesia di cambiare la serratura, ma per quanto riguardava le chiavi sosteneva fermamente che dovevano essere consegnate alla Biblioteca perché si tratta di un Ente autonomo costituito da organi anche collegiali che dovevano essere informati. Dopo una decina di minuti da questa conversazione in Biblioteca è arrivato il sindaco con tre persone gridando come una furia, ha aggredito verbalmente la direttrice dicendo che il Comune avrebbe avuto le chiavi della Biblioteca anche perché la stessa aveva fatto politica e che lui sapeva molte cose a riguardo. Senza perdere la calma la Iannelli ha invitato il sindaco a placarsi perché si sentiva minacciata. Il sindaco se ne è andato urlando e sbattendo il portone. 

Comunque vadano le cose per la Biblioteca Calabrese l’episodio è un esempio di violenza e di sopraffazione a cui non si può che opporsi anche se con spirito e comportamenti civili. 

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