Ritorna per la stagione 2024/25 la rassegna culturale “Caudex – Visioni Letterarie”. Il nuovo format, sperimentato lo scorso anno dal direttore artistico Sabrina Pugliese, ha cambiato il modo di raccontare la letteratura. Il protagonista assoluto di questo innovativo progetto è il libro, percepito come Anima Mundi, che nelle performance dei diversi stili d’arte sintetizza, impatta ed emoziona lo spettatore, rendendo la presentazione del libro una vera e propria esperienza multisensoriale.
Ad inaugurare la rassegna, nella prima serata, è stata la presentazione di “Un paese felice” di Carmine Abate, edito da Mondadori. L’autore, vincitore nel 2012 del Premio Campiello, ha partecipato a un evento unico che ha trasformato la presentazione del libro in una vera esperienza sensoriale. La rappresentazione si è svolta lungo diversi piani di lettura, coordinati da Sabrina Pugliese, che ha abbracciato i ruoli di moderatrice, narratrice e interprete del senso poliedrico dell’opera.
Antonio Pagliuso ha dialogato intensamente con l’autore, sottolineando le prospettive etiche, morali e di protesta sociale del romanzo. Il “pamphlet” che attraversa l’opera non è solo una cornice della storia d’amore narrata da Carmine Abate, ma parte integrante della trama. La distruzione di Eranova è raccontata attraverso gli occhi dei protagonisti Lina e Lorenzo, e delle donne del paese, simboli di azione, resistenza e lotta pacifica.
La lettura a più voci è stata sapientemente integrata con una scenografia multimediale emotivamente coinvolgente. Il dialogo tra Carmine Abate, Sabrina Pugliese e Antonio Pagliuso è stato accompagnato dalla proiezione di filmati d’epoca che hanno mostrato agli spettatori il profondo messaggio dell’opera di Abate. La potente voce della cantante Francesca Salerno, accompagnata dalla chitarra di Luigi Morello, ha ulteriormente emozionato il pubblico con la drammaturgia delle sue canzoni.
Carmine Abate ha condiviso la sua ispirazione pasoliniana nella scrittura del romanzo, affermando che la profezia di Pierpaolo Pasolini si è avverata in tutta la sua tragicità. Eranova, il paese felice, non esiste più e la mancanza di coraggio nel non opporsi all’ingiustizia è un peccato capitale dal quale non si può scampare. La pacatezza con cui l’autore ha ribadito questa verità è stata l’aspetto più disarmante della serata. Il dibattito ha anche affrontato il destino di nuove Eranova, come la possibile costruzione del ponte sullo Stretto. Sabrina Pugliese ha sintetizzato il richiamo morale con un messaggio forte: “dobbiamo essere forti e legati alla nostra terra come gli alberi”.
L’evento, inserito nel progetto “Vacantiandu 2024”, con direzione artistica di Nico Morelli e Enrico Palmieri, è candidato all’avviso “Eventi di promozione culturale 2024”, finanziato con risorse Pac 2014/2020 – AZ. 6.8.3 dalla Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura.