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sabato, Novembre 23, 2024
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La UIL contro le mafie: nasce la Scuola di Alta Formazione Antimafia

Bombardieri: “Basta silenzio, la mafia non è solo un problema del Sud. Pronti a contrastare le infiltrazioni anche nel mondo del lavoro”.

“La legalità è parlare di mafia, è parlare di chi viola i contratti di lavoro, di chi non applica le norme sulla sicurezza. La sensazione è che non se ne parli più, e non è una questione solo calabrese. C’è un problema di infiltrazioni mafiose in tutti i settori, anche in quello lavorativo. Per questo abbiamo deciso di dare un segnale forte con la creazione della prima Scuola di Alta Formazione Antimafia”.

Così Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della UIL, ha inaugurato a Gizzeria il corso di formazione per quadri e delegati del sindacato, realizzato in collaborazione con l’Associazione antimafia “Noi” presieduta da Massimo Coluzzi e Federica Angeli.

“L’obiettivo è quello di formare i nostri dirigenti a riconoscere e contrastare le infiltrazioni mafiose nel mondo del lavoro”, ha spiegato Bombardieri. “La mafia oggi si è trasformata, gestisce grandi aziende e mette in atto comportamenti inaccettabili, come il lavoro nero, il mancato rispetto delle norme sulla sicurezza e i comportamenti intimidatori. Non possiamo più stare a guardare. Dobbiamo essere pronti a rispondere con azioni concrete”.

La Scuola di Alta Formazione Antimafia è un progetto pilota che verrà replicato in tutte le regioni d’Italia. Il corso, della durata di tre giorni, prevede lezioni frontali, simulazioni e testimonianze di vittime di mafia e di esponenti delle forze dell’ordine.

“La conoscenza è l’elemento principale sul quale costruire poi le azioni”, ha sottolineato Federica Angeli, presidente dell’Associazione “Noi”. “Dobbiamo capire come muoverci di fronte a una mafia che è in continua trasformazione. Per questo la formazione è fondamentale”.

L’inaugurazione della Scuola di Alta Formazione Antimafia è un nuovo tassello dell’impegno della UIL per la legalità. Il sindacato è da sempre in prima linea nella lotta contro le mafie e la criminalità organizzata.

“La mafia è un cancro che va estirpato dalla nostra società”, ha concluso Bombardieri. “Con questo corso di formazione vogliamo dare un contributo concreto alla costruzione di un futuro migliore per tutti”.

All’inaugurazione del corso erano presenti, tra gli altri, la segretaria generale della UIL Calabria Maria Elena Senese, il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto e il procuratore, Nicola Gratteri.

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