Operazione “Nettuno” della Guardia Costiera: focus su depurazione e inquinamento
La Guardia Costiera, nell’ambito dell’operazione “Nettuno” coordinata dal Centro di controllo ambientale marino di Reggio Calabria, ha condotto controlli in tutta la Calabria per contrastare le azioni illecite che danneggiano l’ambiente marino e costiero.
L’operazione, inserita in un più ampio quadro nazionale di tutela ambientale promosso dal Comando generale, ha avuto come focus principale il contrasto agli scarichi idrici illegali, un fenomeno grave e diffuso che rappresenta una delle principali cause di inquinamento di mari e fiumi.
Nello specifico, gli uomini della Guardia Costiera calabrese hanno effettuato 1.898 ispezioni, rilevando 67 illeciti penali e 81 illeciti amministrativi. Sono stati sequestrati 28 tra attività commerciali e impianti di depurazione di acque reflue non a norma.
I settori maggiormente interessati dai controlli sono stati gli impianti di depurazione dei reflui provenienti da centri abitati e da diverse attività produttive, tra cui autolavaggi, distributori di carburante, frantoi, impianti di demolizione auto e lavorazione di inerti.
L’operazione “Nettuno” si è conclusa con l’elevazione di sanzioni per un valore complessivo di circa 900mila euro.
L’operazione “Nettuno” dimostra l’impegno della Guardia Costiera nel contrastare le attività illegali che danneggiano l’ambiente marino e costiero. Le sanzioni elevate e i sequestri effettuati rappresentano un segnale forte contro chi non rispetta le norme a tutela dell’ambiente.
La Guardia Costiera ricorda che la tutela dell’ambiente è un dovere di tutti e invita i cittadini a segnalare qualsiasi attività illecita che possa arrecare danno al mare e alle coste.