fbpx
domenica, Novembre 24, 2024
spot_imgspot_img
HomeApprofondimentiIn ricordo della strage di Capaci

In ricordo della strage di Capaci

Francesco Di Nuzzo, in qualità di Segretario Nazionale dell’Unione Sindacale Italiana Carabinieri, ricorda la strage di Capaci.

Il 23 maggio 1992, una delle pagine più buie della storia italiana si è scritta con la strage di Capaci. Quel giorno, il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre agenti di scorta persero la vita in un attentato terroristico organizzato dalla mafia.

L’attentato, che avvenne lungo l’autostrada A29 tra l’aeroporto di Punta Raisi e Palermo, fu un colpo durissimo per il sistema giudiziario italiano e per la lotta alla criminalità organizzata. Falcone era infatti uno dei magistrati più coraggiosi e determinati nel combattere la mafia, facendo emergere il cosiddetto “maxiprocesso” che portò alla condanna di centinaia di boss mafiosi.

La strage di Capaci ricorda a tutti noi quanto sia importante continuare a combattere la criminalità organizzata e a difendere lo Stato di diritto. È un monito per non abbassare mai la guardia e per non arrenderci di fronte alle minacce e alle intimidazioni.

Oggi, a 32 anni di distanza  da quel tragico evento, è fondamentale non dimenticare le vittime della mafia e continuare a onorare il sacrificio di persone come il Giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, che hanno dato la vita per difendere i valori della giustizia e della legalità.

La strage di Capaci è un dolore che brucia ancora nei cuori di tutti gli italiani, un ricordo amaro che non possiamo e non dobbiamo cancellare. Resta un monito costante a non arrendersi, a non lasciare che la mafia, e qualsiasi altra forma di sopraffazione, vinca e a continuare a lottare per un paese più giusto e libero.

- Spazio disponibile -
- Spazio disponibile -
- Spazio disponibile -
ARTICOLI CORRELATI

Le PIU' LETTE