Giuseppe Serranò ci parla del Salone del Libro di Torino e della presenza di svariate case editrici calabresi
La grande kermesse di promozione della lettura, il Salone del Libro di Torino, è certamente la più importante manifestazione italiana nel campo dell’editoria che si rivolge non solo ai professionisti legati al libro ma anche agli appassionati di lettura a cui viene offerta l’opportunità, quest’anno dal 9 al 13 maggio, di vivere una dimensione culturale di scambio e confronto.
Presenti al Lingotto Fiere di Torino anche sei case editrici del territorio- Città del sole Edizioni, Edizioni Nosside, Falzea Editore, Kaleidon Editrice, Laruffa Editore, Leonida Edizioni – che, grazie all’iniziativa della Città Metropolitana di Reggio Calabria, sono state selezionate per rappresentare il vasto panorama dell’editoria reggina. Tanti gli eventi in programma presso lo stand per approfondire autori ed opere della nostra storia letteraria che si aggiungono a quelli degli altri editori calabresi al salone con la Regione.
L’evento per importanza, visibilità e presenze è una grande opportunità per valorizzare la produzione editoriale e gli autori calabresi e la partecipazione delle case editrici della Città metropolitana e della Locride presente con un unico Editore, la Edizioni Nosside, fa ben sperare nella crescita imprenditoriale del settore anche nel nostro territorio ma, soprattutto, è utile per incentivare l’interesse per il libro e la lettura, processo fondamentale per connettersi con la bellezza del mondo in tutte le sue forme, per “viaggiare stando fermi”, per conoscere e imparare. Solo la conoscenza ci porta a scelte libere e consapevoli, lontani dall’imbarbarimento della società; ci aiuta a discernere ciò che è giusto, ad ascoltare senza pregiudizi ed essere tolleranti; a sfuggire la tracotanza, smascherare i falsi profeti; a comprendere, partecipare e impegnarsi per una società migliore.
Far conoscere, poi, per mezzo della cultura e delle arti una terra difficile ma meravigliosa, troppo spesso raccontata dalla stampa solo con fatti di cronaca, è la strada da percorrere. Non servono passerelle ma tanto, duro lavoro.
Per questo, la dedizione degli editori locali e i sacrifici per la Sua valorizzazione attraverso libri, giornali, riviste deve essere condivisa e accompagnata con iniziative pubbliche e private nel comprensorio metropolitano che diano risalto alle eccellenze e mettano in rete le straordinarie risorse umane e artistiche presenti e a volte ignorate; primo tassello per una lettura diversa, per fermare il degrado e far ripartire il Sud.