L’ingegner Natale Ennio Pedullà scrive questo articolo per chiedere agli amministratori di Siderno di tornare sui propri passi e rivedere gli errori in atto.
Natale Ennio Pedullà
Avete sbagliato, tornate indietro, questo vi farebbe onore! Mi rivolgo alla presente Amministrazione pro-tempore di Siderno.
Quale Chiesa edificata, tempi addietro in Calabria, da le spalle al Dio Mare?. Quale Convivio e luogo di associazione sociale, voglio proprio esagerare, quale Bar del Lungomare da le spalle al Mare? Volete voi, adoperando i denari dei nostri figli e nipoti che dovranno rimettere nel conto della Next Geneation EU, impiegare in questo modo le provvidenze? Avete una coscienza? Bene, se ne avete almeno uno straccio di onore, tornate indietro, questo è l’appello non solo mio, da un punto di vista professionale da Ingegnere, ma di chi ha il buon senso e sono tanti, di vedere in volto ciò che è un “Errore macroscopico” che chi lo sta assecondando sicuramente in se stesso sta meditando che lo ha commesso e si chiede perché ho concepito tale orrendo progetto. Ma errare è sempre umano. Seppure accorgersene e non porre rimedio diventa uno stratagemma di difesa della propria dignità–non dignità veramente esecrabile. Non si fa così. Ci si ferma e si riflette, non si ignorano le voci che sicuramente sono arrivate dal popolo, i cittadini, che intravede tra le protezioni di sicurezza, un’opera macroscopicamente vacante di amore per ciò che è bello, posta in un luogo vocato ad altro destino naturale che era quello di far educare i bambini, riunire i giovani adolescenti, istruirli alla vita facendo percorsi seppur brevi culturali, di arte, pittura, sculture, temporanee, lettura di testi da parte loro. La Villa era e, a mio avviso deve restare, luogo degli adolescenti dove essi possano esprimersi in modo organizzato e mostrare la loro creatività ai coetanei e a noi “sumeri adulti” che non li capiamo e non li comprendiamo per la loro enorme potenzialità intrinseca. Intendo dire che se loro volevano fare una rappresentazione teatrale necessaria ad esprimere la creatività la potevano temporaneamente installare, ma non certo nel cemento armato che gli consegneremo noi, ma con le loro ambientazioni creative che ci sorprendono sempre e che potenzialmente ci dovrebbero rendere attivi e non passivi nell’assecondarli. Sono loro i veri proprietari della Villa, come da piccoli lo fummo noi delle generazioni precedenti, ed è a loro da chiedere se vogliono un mare di cemento od un luogo organizzato di espressione della loro creatività in stretto contatto con la Natura. Tornate, torniamo indietro! Ridiamo i luoghi a chi veramente appartengono.
Detto ciò ai “Grandi” mi rivolgo ai Giovani di Siderno a cui le opere resteranno erette in tal modo, mobilitatevi! Studenti delle scuole dove vi abbattono gli alberi, ribellatevi, non state inermi perchè ogni albero rappresenta la vostra fonte di ossigeno, di verde, di Natura, di non desertificazione. Muovetevi ! fate presto prima che vi tolgano ogni stimolo a sognare un luogo di dove vivere, fare figli dare continuità ad un paese , un villaggio non anonimo , ma pieno di vita, di fermento, di confronto, di ricerca del bello, del sano, del logico, come lo fecero i nostri Padri che ci diedero la possibilità di studiare, di correre, di respirare in modo degno la brezza del Mare Jonio , nostro vero oro e di diventare orgogliosi per questo nei confronti del mondo e di dirlo a tutti , motivo di vanto di differenziazione da tutti i ragazzi che frequentano tanti altri giovani provenienti da altre parti d’Italia, d’Europa , del Mondo intero oggi possibile tramite Erasmus tramite studio e lavoro fuori sede. Ribellatevi Giovani, fate ad esempio i punti raccolta firme per eleminare tale obbrobrio di manufatto nella Villa Comunale sul Lungomare, opera senza anima e mobilitatevi per ridare ai Leoni di Piazza Risorgimento gli ATTRIBUTI, che scellerati amministratori poco avveduti hanno ripreso nella volontà di ripristino, come simboli che già erano segno di potenza, ma li hanno resi impotenti, senza attributi sessuali con il loro intervento; dalla criniera leonina si, ma impotenti. Non siate Voi impotenti, ma affermate il vostro diritto alla vera affermazione della vostra voce. Non restate solo sui Social ma datevi alla socialità diretta , venite a vedere cosa dicono delle persone sagge, partecipate al dibattito e se non siete d’accordo ditelo forte e chiaro e perché, fatevi una vostra idea solo dopo aver cercato di avere capito quella degli altri, di chi ha più esperienza , dalla natura stessa , dalla storia , e se si sbaglia , be! non importa ma se qualcuno, ti ha detto con vera competenza che hai sbagliato, abbi il coraggio di tornare indietro e ciò ti farebbe onore , così come quando si crede di poter amare una altra persona, ma Lei invece non ti ama, be! pazienza…… ma avere provato amore è questo il vero valore che ti fa onore, che ti eleva, che ti nobilita, che ti fa evolvere verso mete di maturazione maggiori. Non siate mai come si dice “ Tamarri”, perché tale “Tamarraggine” ha fatto degradare nel tempo un Paese , un Villaggio , una Cittadina, il cui senso dell’onore di appartenere e dell’orgoglio era altissimo. “I’m proud to be (man o woman) of Siderno“ dovete farvi stampare sulle T-shirt e mettere ad esempio il simbolo del p greco o quello che più considerate come forza di intelligenza e di genialità. Non abbiate paura, mai paura, poichè se i Leoni hanno paura diventano dei Cinghiali, questo ultimo, lasciatemi dire, simbolo di ignoranza nella sua totalità. Non c’è animale più inutile in natura, anzi dannoso, che il Cinghiale che non ha dignità, ma noi a Siderno abbiamo avuto il coraggio di fare un piccolo monumento a questo onnivoro. I segni sono importanti e credo come tanti che nulla avvenga per caso e la vera divisione coscientemente sia porsi secondo un piccolo plebiscito, come domanda anche sui Social da promuovere: e Tu da che parte stai? Dalla parte del Cinghiale o dalla parte del Leone con gli attributi? Se stai dalla parte del Leone con gli attributi devi agire, devi ruggire, devi avere padronanza del tuo luogo che è sacro, devi essere uomo o donna di azione, ritornare a riprenderti il valore del vero, il tuo futuro.
Qui, mi rivolgo anche ai Professori delle scuole, dei Licei, ai quali dico: fate dei vostri “alumni” degli Uomini e Donne con la U e con la D maiuscola è questo che vi chiediamo come educatori noi genitori, risvegliateli, i ragazzi stanno dormendo, sono confusi, rumorosamente confusi, dite loro che devono ordinare le loro Idee, che devono impegnarsi nel sociale non farsi travolgere dai Social. Sono sicurissimo che Voi Professori sapete trovare le parole giuste, i modi giusti, anzi che lo fate sempre ogni giorno di scuola e questi risultati non arrivano mai, ma non desistete; organizzate work-shop seri, coinvolgeteli il più possibile, trovate argomenti e temi a loro veramente consoni e contingenti: l’Amore per esempio come argomento è validissimo; cosa vuol dire affermarsi; il sogno, il sono…….. ed il segno, il mito o i miti di oggi di ieri e di domani ….chi eravamo e chi siamo…. E tanti altri. Rispondete da tali colonne della Riviera, aprite un dibattito, amatemi o odiatemi per le cose che dico, per i pensieri che esprimo, ma non state indifferenti. Giovani, cittadini, uomini di cultura, professori, professionisti del 2024 è a voi che mi rivolgo con accorato urlo per formare persone capaci che abbiano come linee guida di ogni scelta Universalità e Umanità, colonne portanti della Logica.
A tutti, Amministratori pro-tempore e Giovani dico, nel solco dell’Universalità e Umanità:
”L’Omo è Omo quandu rispetta a Fimmina, da che Mundu è Mundu, ma a Fimmina è Fimmina quandu rispetta l’Omo e accussì ndi rispettamu tutti “