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venerdì, Novembre 22, 2024
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In sostegno del sindaco di Bari e del presidente ANCI

Pezzo di Federico Curatola in merito alla situazione paradossale vissuta al sindaco di Bari e dal presidente ANCI Antonio Decaro

Il Sindaco di Bari e Presidente ANCI Antonio Decaro, al quale vanno tutta la mia stima e la mia solidarietà per l’incresciosa e paradossale situazione, nella quale del resto più di due lustri fa mi sono trovato anch’io, durante l’intervista a Piazzapulita, ha lasciato intendere che vi sia stata una pressione politica, della parte a lui avversa, sul Ministro dell’Interno affinché inviasse una Commissione di accesso in seguito alle indagini da cui sono scaturite decine e decine di arresti e che hanno riguardato anche l’attività del Comune di Bari.

Anche io come lui credo che questa pressione sia avvenuta, così come sono convinto che sia avvenuta la stessa cosa in passato, a parti politiche inverse, per altri casi che però hanno fatto meno rumore mediatico pur causando effetti devastanti sui territori e sulle popolazioni, nonché su chi questi provvedimenti li subiva.

È la norma sugli scioglimenti dei Comuni a consentire simili devianti comportamenti, a conferire estrema discrezionalità nel decidere della vita e della morte di un’amministrazione comunale dove gli atti prodotti contano meno delle parole sussurrate all’orecchio.

Tutto il mio disprezzo va oggi ed è sempre andato nei confronti di un’intera classe politica senza distinzioni che non ha mai avuto il coraggio e la volontà di modificare questa norma la cui inefficacia è stata dimostrata in tutti i modi in cui si poteva dimostrare.

Auguro alla città di Bari e ad Antonio Decaro di uscire indenni da questo tritacarne che, negli anni, ha avuto quale suo più grande risultato quello di allontanare le persone dall’attivismo politico alimentando la sfiducia dei cittadini

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