Uno spettacolo tutto al femminile e di grande attualità per il prossimo appuntamento della XXX Stagione Teatrale della Locride, organizzata dal Centro Teatrale Meridionale con la direzione artistica di Domenico Pantano.
Sabato 24 Febbraio alle ore 18.30, presso il Palazzo della Cultura di Locri, andrà in scena Taddrarite, testo e regia di Luana Rondinelli, con Donatella Finocchiaro, Luana Rondinelli, Giovanna Mangiù, produzione Teatro della Città.
Vincitore del Premio come miglior spettacolo e migliore drammaturgia al Roma Fringe Festival, la pièce propone il tema della violenza alle donne in una società misogina e patriarcale.
Taddrarite – termine siciliano che significa pipistrelli – racconta il modo in cui tre donne, riunite in una veglia funebre, fanno trapelare nelle loro confidenze l’inconfessabile realtà. Proprio come pipistrelli, queste donne hanno sempre vissuto nell’oscurità violenze e sopraffazioni domestiche, che nell’arco dello spettacolo trovano la via per manifestarsi.
Si sta svolgendo il lutto per il marito di una di loro, e tra i lamenti di rito, le vesti funeree, l’esibizione del dolore, le tre sorelle si lasciano andare e, tra le chiacchiere, scivolano tra tutti i non detti delle loro vite. Il velo del silenzio, del pudore, delle bugie viene squarciato da un vortice di confessioni e dall’esplosione di emozioni, in dialoghi colmi di musicalità e pungente ironia.
Un’atmosfera a tratti surreale e grottesca e allo stesso tempo ilare, come è la visione drammatica della vita di queste donne, in cui si ride e si sorride, e si ha il coraggio di affrontare con sarcasmo ciò che non si era mai osato dire. Un coraggio che è il primo segno di un riscatto, parlare come primo passo per l’affermazione della propria dignità.
“Una storia ‘focosa’, crudele, come la mia terra – afferma la regista e autrice Laura Rondinelli. – Una storia vera di donne succubi, schiave, “sciroccate”, prese alla gola dalla morsa del destino che le accomuna, dai segreti stretti in grembo. Ho scelto la via dell’istinto, dell’ironia, dei sorrisi amari pur di non farle cadere sconfitte; la via delle parole sussurrate, senza prepotenza e con l’ingenuità e la tristezza che mi accomuna alla vita di sti fimmine”.
Tre splendide interpreti in un testo scritto e diretto da una donna, che anche in una veste tragicomica pone l’accento su una tematica delicata, uno spettacolo che lascia il segno e scuote il pubblico, non a caso premiato al Roma Fringe Festival.
La rassegna continuerà il prossimo 3 marzo all’Auditorium comunale di Roccella Ionica, con un altro autore e interprete d’eccezione, Stefano Massini con il suo “Alfabeto delle Emozioni”. Il cartellone, messo a punto da Domenico Pantano, direttore artistico del Centro Teatrale Meridionale, si svolge con il patrocinio del Comune di Roccella, del Comune di Locri e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Locri, ed è co-finanziato dall’Assessorato regionale alla Cultura della Regione Calabria.